Il sito www.udinecapitale.it è ancora in allestimento ma nel frattempo le strade della città sono state volantinate incivilmente con le copie cartacee. Nell'occhiello della rivista si legge: "Rivista di approfondimento su attualità, politica e vita del capoluogo del Friuli e del suo territorio circostante". Diretto dall'ex candidato sindaco della sinistra a Pasian di Prato, Enzo Cattaruzzi, il giornale è chiaramente vicino alla giunta De Toni. In prima pagina un'intervista amichevole a Alberto Felice De Toni che smonta il problema sicurezza in città. A seguire delle interviste al vice sindaco Alessandro Venanzi (Pd), all'assessore alla mobilità Ivano Marchiol, all'assessore all'ambiente Eleonora Meloni (Pd) e al consigliere regionale Simona Liguori (Patto). Ovviamente tutti articoli che lodano l'operato della giunta udinese come "I primi consensi per la raccolta intelligente; entro il 2025 gli "spazzini di quartiere", "Obiettivo: Udine più vivibile e più verde", "Borgo Stazione, Le sfide del domani". Secondo Alessandro Venanzi, vice sindaco di Udine, "la giunta lavora per rendere Udine sempre più viva e competitiva" e Borgo Stazione sta cercando di valorizzare la sua multiculturalità con eventi come la "Festa di Primavera" che mira all'integrazione. Fra i giornalisti della redazione anche Aurora Malta, già ufficio stampa del Comitato regionale dell'Anpi Fvg. Un vero e proprio pugno allo stomaco l'articolo, a firma di Aurora Malta, intitolato: "80° della Liberazione: le celebrazioni in città" con tanto di promo di Resistena in Festa, patrocinato da Anpi, Liberazione80 e Arci con il patrocinio del Comune di Udine. Fra i collaboratori del giornale, come vignettista in prima pagina, compare anche Fausto Deganutti, direttore dell'Accademia Tiepolo di Udine. La raccolta pubblicitaria è affidata a Paolo Meloni, padre dell'assessore all'ambiente del Comune di Udine, Eleonora Meloni (Pd). Fra gli sponsor istituzionali di questo numero compare il Cafc (su cui torneremo), con il logo dell'azienda e un'intervista al presidente Salvatore Benigno.