Non sono bastate le forti perplessità espresse dal gruppo consigliare comunale udinese di Fratelli di Italia e neppure i tentativi di correre per la segreteria cittadina di alcuni storici militanti per far desistere il coordinatore provinciale Gianni Candotto dal far nominare Ester Soramel coordinatrice cittadina dei patrioti. Alla base della decisione, per ammissione degli stessi vertici del partito, un patto fra la lista civica Prima Udine e Fdi alle scorse comunali: in cambio del sostegno (rivelatosi una manciata di voti) la poltrona di coordinatrice. Quando nel giro di un anno si passa dal sostegno alle sinistre con una durissima opposizione durata cinque anni alla giunta Fontanini alla guida del primo partito di centrodestra il termine più corretto da usare è quello di trasformisno. Non è un segreto che ad essere particolarmente vicini alla Soramel siano il suo riferimento storico, Enrico Bertossi e Ferruccio Saro (grande sponsor di Alberto Felice De Toni). Il Messaggero Veneto di oggi, pubblica con 24 ore di anticipo, la notizia "Oggi l'elezione di Soramel a coordinatrice comunale" andando a togliere il senso democratico di quello che dovrebbe essere un congresso, ossia un momento di confronto e di partecipazione. Non stupisce neppure che fra i pochi vecchi tesserati a condividere pienamente la scelta Soramel sia Giandavide D'Andreis, consigliere di amministrazione Net filo Siciliotti che dal giorno della sua nomina ad oggi non ha mai contestato il degrado e la sporcizia di Udine. Non nutriamo alcun dubbio sull'onestà e sull'attuale volontà della Soramel di impegnarsi nel suo nuovo incarico ma oltre all'impegno servono anche qualità come carisma e credibilità politica, doti che purtroppo le mancano. Stupisce il silenzio della Lega e della sua segretaria cittadina, Francesca Laudicina, che si appresta a condividere una cabina di regia con chi per cinque anni ha dipinto Fontanini e la sua giunta come il male peggiore. Ciò che veramente dispiace non è tanto l'inevitabile declino che subirà Fdi a Udine, quanto la forte probabilità di arrivare alle prossime amministrative con un tavolo del centrodestra debole e poco credibile, andano a favorire un De Toni Bis. Il tutto mentre a Pordenone, Fdi, a breve, incoronerà Alessandro Basso sindaco, grazie al suupporto di ben tre liste dei patrioti, una con il simbolo Fdi, una lista Ciriani e una lista Basso. Intanto RIPRENDIAMOCI L'ITALIA il 25 febbraio alle ore 19.00 ospiterà a Palazzo Kechler il grande filosofo Marcello Veneziani.