Pubblichiamo in anteprima il documento programmatico che verrà presentato lunedì prossimo da Ester Soramel, candidata unica alla segreteria cittadina udinese di Fdi. Giovanni Govetto dichiara che non eleggerà nessuno per acclamazione, Gianni Croatto è in odore di cambiare partito e Antonio Pittioni potrebbe non esserci. Le indicazioni del partito sono state quelle di non presentare candidature alternative alla sua e di far eleggere il segretario per acclamazione. Un documento programmatico che assomiglia molto più ad un temino di terza media che a un atto politico di destra. Non viene menzionato nulla sul problema sicurezza, o meglio, non viene spiegato quali sono i pericoli e come evitarli. Nemmeno un parola su immigrati e clandestini, droga e prostituzione. Non si parla di famiglia, non si parla di prole, non si parla di diritto per gli italiani più poveri ad accedere a case popolari. Si scomoda senza spiegarne il perchè la figura del giudice Paolo Borsellino quando Udine è una città dove la mafia esiste e comanda. Non si accenna ad un sostegno convinto alle forze dell'ordine. Insomma, una vera delusione: vi lasciamo leggere il testo integrale:
"DOCUMENTO PROGRAMMATICO - ORGANIZZATIVO
E' con sincera emozione che presento la mia candidatura a Coordinatrice del Circolo di Fratelli d'Italia di Udine, primo partito al quale ho deciso di iscrivermi, conquistata dalla determinazione, dalla competenza e dall'autorevolezza crescente dimostrata da Giorgia Meloni. Determinazione, competenza e autorevolezza dovranno essere le leve attraverso le quali far crescere Fratelli d'Italia anche nella nostra città, perché se è vero che alle ultime elezioni comunali ed europee Fratelli d'Italia è risultato il primo partito a Udine, il consenso non basta a governare. Non sono le percentuali a prendere decisioni e a dettare le linee di indirizzo, ma le persone. Noi possiamo e dobbiamo essere il partito che farà la differenza a Udine, appurato che la coalizione di centrosinistra non è in grado, tradendo così le promesse fatte in campagna elettorale, concentrata più a pestarsi i piedi in quel campo largo che pare sempre di più un campo minato e che a fine
mandato potrebbe rivelarsi un campo santo. Per riuscirci, dobbiamo convincerci altresì che Fratelli d'Italia non è un "partito accessorio" né tanto meno l'orpello del centrodestra. Non lo è a livello nazionale, non deve esserlo a livello
regionale e non lo sarà a Udine. Analogamente allo slogan che ha dato l'avvio alla campagna tesseramenti di Fratelli d'Italia, ossia "orgoglio italiano", dobbiamo recuperare anche un "orgoglio udinese". Udine è come una bella addormentata che attende il bacio del risveglio e vorrei fosse davvero il
nostro partito a ridestarla per renderla regina e non più cenerentola della Regione. Non basta proclamarsi "capitale del Friuli", bisogna esserlo, ma senza guardare nostalgicamente al
passato, bensi intercettando le esigenze di una città profondamente cambiata per proiettarla verso il
futuro.
OBIETTIVI
Gli obiettivi principali che mi prefiggo sono duplici.
1) Rendere il nostro partito ancora più attrattivo.
Più precisamente:
a) attrattivo verso le menti pensanti propositive, competenti, capaci della nostra città, diventando anconer leto eredi at, abile erita i, i ri pro possionis di reatori der sonale ridi
trasformare le loro istanze in proposte costruttive e azioni specifiche finalizzate al miglioramento di Udine; b) attrattivo verso gli indecisi, i delusi, coloro che hanno rinunciato a prendere in mano quella matita con cui il giudice Borsellino invitava a compiere le rivoluzioni, ridando loro fiducia e
d) attrattivo verso le forze civiche udinesi, perché il civismo genuino è certamente un valore aggiunto che può solo arricchirci.
2) Convincere Udine
Udine, per la sua storia e le sue peculiarità, non è comunque come la "bella addormentata" della favola ed il "bacio del risveglio" dovrà essere particolarmente convincente.
Per convincere Udine bisogna ascoltarla, conoscerla, capirla.
Si profilano all'orizzonte importanti appuntamenti elettorali amministrativi sia per quanto attiene le Province di prossima ricostituzione sia le comunali, pertanto il nostro partito dovrà essere pronto con proposte, programmi e persone vincenti in grado di portare avanti quelle proposte e quei programmi che insieme elaboreremo
LA SEDE, LA NOSTRA CASA
Per riuscire a centrare gli obiettivi prefissati è essenziale prima di tutto aprire le porte della nostra sede, che deve diventare la nostra seconda casa dove confrontarci, anche scontrarci, se
necessario, per poi giungere ad una sintesi, e soprattutto dove ascoltare. Perché, se non impariamo ad ascoltare non capiremo le necessità delle persone e non saremo in grado di prendere le decisioni più adatte a soddisfare quelle necessità.
AZIONI
Per raggiungere gli obiettivi prefissati sono necessari strategia, metodo di lavoro e determinazione, ma soprattutto una squadra coesa. Il Coordinamento udinese potrà contare su ben undici componenti. Confido e auspico che chi si candiderà lo faccia con spirito costruttivo e di servizio, in modo da formare un Direttivo unito e compatto, dove ognuno e ognuna potrà portare in dote le proprie specifiche capacità.
Ritengo essenziali e imprescindibili condivisione e confronto, che saranno le direttrici del mio mandato, se mi verrà data fiducia. Più precisamente, intendo:
1) costituire dei Gruppi di Lavoro suddivisi per aree tematiche al fine di supportare il Coordinamento nell'attività di ascolto, ricerca, analisi e sintesi delle istanze del territorio, ossia:
A) SICUREZZA DEI CITTADINI
Sicurezza
Protezione Civile
Polizia Locale
Sicurezza partecipata
B) ATTRATTIVITA' DELLA CITTA'
Attività produttive e Commercio, Turismo, Cultura, Grandi eventi, Sport
C) SOCIALE
Salute ed Equità sociale, Demografica e statistica, Politiche giovanili, Pari opportunità, Paripario, quartieri, Associazioni
D) TERRITORIO
Lavori pubblici e Viabilità
Verde pubblico, Pianificazione territoriale, Edilizia privata, Politiche abitative per l'Edilizia sociale e Impianti sportivi
Ambiente e Energia
2) coinvolgere nell'attività del Coordinamento i Consiglieri del Comune di Udine di Fratelli
d'Italia dai verrano con voni ae le sededi del ci ina certo e in mi qua volta gusti laattinenti alla politica amministrativa cittadina;
3) consolidare il legame con i nostri rappresentanti nazionali e regionali, al fine di tessere un filo unico, senza interruzioni, Udine-Trieste-Roma, in modo da non perdere mai il controllo e il contatto tra territorio e cabina di regia;
4) instaurare rapporti di collaborazione e confronto con gli altri circoli di Fratelli d'Italia presenti nella Provincia di Udine come in Regione, al fine di creare una rete sinergica di relazioni
per rafforzare il nostro Partito;
5) mantenere saldi i rapporti con le altre forze della coalizione di centrodestra udinese, basandoli sulla lealtà ed il rispetto reciproco, così da attuare il monito della nostra leader Giorgia
Meloni: "diversi, ma coesi".
Per questo motivo, vorrei organizzare quanto più spesso possibile incontri e dibattiti ai quali invitare i nostri referenti parlamentari, regionali e comunali, nonché esponenti della società civile al fine di stimolare confronti utili ad accrescere la nostra competenza e conoscenza dei temi di maggiore attualità.
L'elezione del nuovo Coordinamento del Circolo di FdI di Udine deve valorizzare proprio quest'ultima specificazione: un Circolo davvero udinese, non solo come aggettivo qualificativo di
un luogo, ma di una propria, specifica identità, se vogliamo chiamiamola "udinesità".
Concludo citando l'inno nazionale affinché valga come sprone a raggiungere i nostri obiettivi:
"uniti per Dio, chi vincer ci può?"
Ester Soramel"
Il congresso udinese sarà moderato dalla triestina Nicole Matteoni.