Per l'eurodeputato Anna Cisint, ex sindaco e assessore con mille deleghe a Monfalcone, il "pizzo bengalese" sembra essere il primo dei problemi legati alle mafie del suo territorio. Ma quali sarebbero o quali sono i cantieri navali di Monfalcone a "infiltrazione mafiosa"? Il vice ministro Vannia Gava, leghista come il ministro dell'interno Piantedosi, si dichiara all'oscuro di quest'argomento e preferisce non parlare di tematiche non sue. Il Presidente della Regione Fvg, Massimiliano Fedriga, leghista come l'assessore regionale alla sicurezza Pierpaolo Roberti, non ha mai rilasciato dichiarazioni sul pizzo bengalese. "E' un fenomeno vecchio e già affrontato dalla magistratuta veneziana - dichiarano dalle categorie economiche del goriziano - e comunque meno rilevante del vecchio pizzo calabrese presente molto prima". Questa mattina a Monfalcone l'on. Cisint sarà presente in un gazebo della Lega a parlare del "pizzo bengalese" ma secondo i suoi stessi alleati è una tecnica di campagna elettorale in vistra del rinnovo dell'amministrazione comunale locale. Gli stranieri residenti a Monfalcone al 1° gennaio 2003 erano 1.219 e rappresentavano il 4,5% della popolazione residente; al 1° gennaio 2004, 1.567 e rappresentavano il 5,7% della popolazione residente. La comunità straniera più numerosa era quella proveniente dal Bangladesh con il 24,4% di tutti gli stranieri presenti sul territorio. A questo punto viste le varie candidature bengalesi a Monfalcone, non ultimo a sostegno del centrodestra, viene da chiedersi per chi voti o faccia votare la mafia bengalese di cui parla l'eurodeputato.