Fra i vari sostenitori della campagna elettorale per le Europee del generale Roberto Vannacci, un ruolo importante lo ha giocato, esponendosi pubblicamente, in suo favore,in prima persona, il generale romeno Bartolomeu Costantin Savoiu, gran maestro della Loggia nazionale romena. Nel dicembre 2015, ad Arezzo, si presenta non in alta uniforme, pur essendo generale, ma in giacca e cravatta, in una stanza dell'Hotel Piero della Francesca. Annuncia di essere l'erede di Licio Gelli: no, non della villa o degli averi, "ma l'eredità spirituale e ideale". E' Constantin Savoiu, Gran maestro della Loggia nazionale romena: già in passato il suo nome era stato unito a quello di Gelli, fino ad una recente visita del luglio. Per dimostrare questa eredità ha in mano una lettera, che in fondo ha in calce la firma dell'ex venerabile, scomparso da qualche giorno. "Ritengo che tu sia l'unico massone con le qualità adatte per continuare il percorso massonico e di moralizzazione della società intrapresa da me, anni fa". Intorno rappresentanti di certe massonerie italiane, argentine e tedesche. E al centro un'esaltazione del ruolo avuto da Gelli nella storia italiana, a cominciare dal famoso progetto P2. La lettera è del 20 settembre 2014 e viene presentata come lettera-testamento. "Ti ritengo in maniera diretta l'unico mio nerede spirituale". Il 17 dicembre 2017, durante un'Assemblea costituente tenutasi a Castellammare di Stabia, insieme a numerosi Fratelli e Sorelle provenienti da tutta Italia, l'avvocato Sergio Ciannella fondò la Gran Loggia d'Italia di Rito Scozzese, di cui assunse temporaneamente la guida ìn qualità di Gran Maestro. "Venuti a conoscenza - dichiarò Ciannella - delle dichiarazioni, che giudichiamo farneticanti, di un certo generale rumeno riguardo alla nascita di una loggia P3, riedizione della P2 che tanto danno ha prodotto alla Massoneria vera e tanto scompiglio nel mondo politico e istituzionale, avvertiamo la necessità di prendere decisamente le distanze da questo annuncio e di condannare ogni possibile rigurgito di deviazione. L’associazione di cui si parla non può avere nulla a che fare con la Massoneria, ma potrebbe nascondere mire e progetti dai quali la Gran Loggia d’Italia di Rito Scozzese e, siamo certi, tutte le Obbedienze sane intendono stare prudentemente lontane. La notizia di questo generale rumeno, di nome Bartolomeu Constantin Savoiu, il quale si dichiara erede di Licio Gelli e annuncia da Roma la nascita della loggia P3, diretta emanazione della P2, è un annuncio inquietante che, a prescindere dalla sua fondatezza, la Massoneria italiana non può accogliere indifferentemente, in una fase particolarmente difficile della sua storia". Fra le figure più legate alla Loggia di Costantin, c'è Gianmario Ferramonti, un imprenditore e politico di origine bresciana. Nel '90 scese in campo con la Lega Nord e diventò amministratore della PontidaFin, cassaforte del Carroccio.