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UDINE 27 SETTEMBRE: DOPO OLTRE 20 ANNI LE SCOMODE VERITA' SULL'URANIO IMPOVERITO

PORDENONE E MONFALCONE LABORATORIO PER UN CENTRODESTRA NAZIONALISTA

A cosa serve votare centrodestra se poi quei pochi punti programmatici che stanno a cuore agli elettori non vengono minimamente rispettati? Il Governo nazionale è guidato da Giorgia Meloni, quello regionale, nel nord est, da Massimiliano Fedriga e Luca Zaia. A Pordenone, città che ha più deputati di Fratelli di Italia che cittadini, la questione sicurezza è allo sfascio, tanto da delegare Forza Nuova per l'organizzazione delle ronde. Il centro la sera è invaso da profughi che oltre ad essere protagonisti di atti di violenza contribuiscono a rendere Pordenone una delle città più sporche del Nord Est. Attenzione, invece, al grande bluff venduto a Monfalcone, dove la causa della massiccia presenza di stranieri è dovuta alla presenza di lavoratori bengalesi assunti da Fincantieri e non certo da centri di accoglienza per profughi. La catena migratoria si è innescata a inizio secolo col pensionamento dei vecchi lavoratori di Fincantieri, soprattutto napoletani e l’arrivo dei bangladesi per sostituirli. La storia di invasioni e guerre spiega la diffidenza mostrata dai bisiachi verso gli stranieri. Inoltre, a differenza di un secolo fa quando arrivarono operai fin da Gallipoli, non si è pensato a integrare i nuovi arrivati. La comunità bangladese si è poi moltiplicata in fretta grazie alla legge Bossi-Fini, che prevede assunzioni dall’estero, e con i ricongiungimenti famigliari. Ma con le braccia, come si dice, sono arrivate persone e, su quasi 31mila abitanti, circa 9mila sono di origine bangla che mandano i guadagni in patria. Il Bangladesh è da anni al primo posto nelle destinazioni delle rimesse dall’Italia. Per venire assunti molti pagano 20mila euro alle aziende subappaltatrici e dell’indotto dei connazionali. Il debito si salda nei primi anni, arrangiandosi a Monfalcone in alloggi sovraffollati e con paghe da cottimisti nella galassia della cantieristica navale. Poi si fa arrivare la famiglia e chissà se le nuove generazioni resteranno; intanto è crollato il mercato immobiliare. Non va dimenticato che le ingenti risorse impiegate dai centri di accoglienza per minori profughi non accompagnati arrivano proprio dalle regioni del NordEst dove l'attenzione sembra essere molto maggiore per i profughi di guerra musulmani che per i soldati italiani ammalatisi in missione all'estero. Sicurezza dall'invasione islamica e uranio impoverito saranno i temi al centro della tre giorni che si terrà a Udine dal 26 al 28 settembre (info:3421597159).

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