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UDINE 27 SETTEMBRE: DOPO OLTRE 20 ANNI LE SCOMODE VERITA' SULL'URANIO IMPOVERITO

LO "IUS PECUNIAE" DEL BUSINESS DELL'ASSOCIAZIONISMO DI SINISTRA IN UNO STATO CHE CONTINUA A NON TUTELARE LE FORZE DELL'ORDINE

Continua l'attività della dell'Associazione Linea d'Ombra di Trieste a favore dei migranti in arrivo dalla rotta balcanica, anche dopo il caso di arrivi certificato dal Ministero dell'Interno. I responsabili dell'Associazione, Gianandrea Franchi e Lorena Fornasir, nel 2021 furono indagati dalla Procura di Bologna per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. L'Associazione in questione infatti mantiene uno stretto rapporto con ICS, storica realtà dell'accoglienza migranti in regione e periodicamente effettua viaggi in vari campi profughi in Bosnia Erzegovina per portare assistenza a quegli stessi migranti che successivamente arriveranno dalla Bosnia fino in Friuli Venezia Giulia. Appare molto strano che l'Associazione non abbia mosso un dito, ad esempio, per il ricollocamento dei migranti che vivevano in condizioni disumane al Silos di Trieste in altre regioni d'italia dove la pressione migratoria era minore, prima che ci fosse stato lo sgombero forzato organizzato dalla questura di Trieste. Insomma un enorme business che vede protagonisti Linea d'Ombra, il Consorzio Italiano di Solidarietà del potentissimo Gianfranco Schiavone e il mondo politico ell'estrema sinistra. Lorenzo Tamaro, segretario provinciale del SAP, sindacato autonomo Polizia, alcuni mesi denunciò pubblicamente: "Subiamo mediamente otto aggressioni al giorno e le denunce per motivi di servizio sono sempre più numerose. Le motivazioni principali sono due: da una parte per strategia difensive degli avvocati che consigliano di contro denunciare l’operatore intervenuto al solo scopo di trasformarlo nel procedimento penale da teste terzo in imputato in procedimento connesso, pertanto con un valenza probatoria minore; dall’altra siamo vittime dell’atto dovuto nonostante nel nostro ordinamento siano previste le cd cause di giustificazione (uso legittimo delle armi, adempimento di un dovere, legittima difesa, stato di necessità). Azioni penali mosse nei nostri riguardi che nella quasi totalità dei casi giungono poi all’archiviazione. Per questo da anni chiediamo idonee “garanzie funzionali”. Tutele indispensabili per svolgere in modo efficace ed efficiente la nostra funzione. È innegabile che l’autorevolezza di chi indossa una divisa sia diminuita in modo esponenziale. Molti si stupiscono quando osservano (anche sui video che spopolano sui social) operatori delle forze dell’ordine che tentennano di fronte ad episodi di violenza e ritardano l’intervento. I motivi sono molto semplici e non riguardano la propria incolumità fisica ma bensì i rischi di strumentalizzazioni mediatiche e di denunce per fatti di servizio. Denunce che comportano non solo l’esborso delle spese legali ma anche il blocco della carriera, trasferimenti d’ufficio, la sospensione di premi ecc. Oggi, tenendo conto delle dovute proporzioni della popolazione, la stragrande maggioranza dei reati vengono commessi da cittadini stranieri. I nostri interventi per circa i due terzi vedono coinvolti cittadini stranieri. È altrettanto un dato obiettivo il fatto che la popolazione carceraria è composta prevalentemente da cittadini stranieri. È altrettanto inequivocabile che il sistema di accoglienza sia sostanzialmente fallimentare poiché non ne è seguita un’adeguata integrazione". Le immagini che vi proponiamo (vedi foto), scaricate dalla pagina Facebook dell'associazione Linea d'Ombra riguardano una "principessa" attivista e un ospite nel "bagno all'aperto" della città di Trieste.



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