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"SENZA PAROLE": IL NUOVO MENSILE FRIULANO SBARCA A CODROIPO

URANIO IMPOVERITO: NEL 2000 SERGIO MATTARELLA MENTI' ALL'INTERROGAZIONE DEL LEGHISTA BALLAMAN

Il 27 settembre a Udine si terrà il "primo convegno nazionale aperto a tutte parti.." sulle tante vittime del dovere a causa dell'Uranio Impoverito e del suo utilizzo, a lungo, nascosto ai soldati in missione. In Bosnia gli alleati statunitensi spararono 11000 proiettili di uranio impoverito tra il 1994 e il 1995, cosa però che si venne a sapere soltanto nel 2000 dato che il Governo italiano era sotto pressione per le continue denunce dei reduci gravemente malati. Il 27 settembre del 2000 l'allora ministro della difesa, Sergio Mattarella, rispondeva così ad un'interrogazione parlamentare del deputato leghista Edouard Ballaman: "I due casi letali di leucemia acuta che si sono verificati nelle Forze Armate, il primo sei anni fa e il secondo l'anno passato; nel primo caso il giovane vittima della malattia non era mai stato impiegato all'estero, nel secondo caso il giovane militare era stato impiegato in Bosnia, a Sarajevo precisamente, dove non è mai stato utilizzato l'uranio impoverito". Non era assolutamente vero ma forse lui non lo sapeva; sapeva invece che la parola di un Ministro è quella che conta ed è quella che riportano le grandi testate nei titoli e forse pensava che questo sarebbe bastato a calmare le acque, ma non è andata così. Tre mesi dopo ha dovuto prendere carta e penna e scrivere che le informazioni le sapeva la Nato e la Nato ha risposto: La Nato - informò il Tg Rai del 15 gennaio 2001 -  ha fornito la mappa dei siti bombardati fra il 1994 e il 1995: 19 bersagli, 5000 proiettili sparati a Nord di Sarajevo, 3000 ad Adzici e circa 2000 a Hans Pijesak. Dunque la Nato aveva sparato Uranio impoverito in Bosnia, era prevedibile che fosse così; gli statunitensi usarono quelle armi 4 anni prima durante la guerra del Golfo. L’ammissione dell’uso dell’uranio impoverito in Kosovo e Bosnia da parte dell’allora Ministro Mattarella avvenne qualche giorno prima del servizio trasmesso dal TG1 del 15 gennaio 2001, sempre nell’intervento al Senato del 10 gennaio 2001: "L’ONU e l’Italia sono state informate dell’impiego di tali munizionamenti in Bosnia nel 1994 e nel 1995 soltanto in tempi recenti e a seguito di esplicite richieste di chiarimenti da parte italiana". Nel 2008, a distanza di anni dai fatti sopra citati, veniva ancora riportata l’impossibilità di definire un nesso causale tra la contaminazione da uranio impoverito e la morte di Salvatore Vacca, come afferma la Cassazione. La prima sentenza storica a favore della famiglia di Vacca, il militare citato non nominalmente anche dall’allora Ministro Mattarella nel 2000 nell’interrogazione parlamentare presentata dal deputato Ballaman, arrivò solo nel 2010.

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