Oltre alla beffa arriva il danno. Il 27 luglio il neo eurodeputato Anna Maria Cisint sebbene in Friuli ha declinato di partecipare alla manifestazione organizzata dall'associazione #RIPRENDIAMOCILITALIA per la chiusura dei centri di accoglienza per minori profughi non accompagnati. Così un centinaio di Udinesi sono scesi in strada, microfono in mano, a chiedere al sindaco e al prefetto di Udine di non continuare a sottovalutare il tema della sicurezza. Un comportamento, quello della Cisint, inatteso dato che molti friulani avevano espresso una delle tre preferenze in possesso per le Europee a favore dell'ex sindaco di Monfalcone. Ad avere scatenato il malcontento degli elettori del Nord Est è stato anche il fatto che la Cisint non abbia capito che il suo territorio, adesso, è rappresentato da tutte le regioni del Nord Est, cioè da Emilia Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige; la Cisint ha invece voluto farsi nominare contemporaneamente alle sue dimissioni da sindaco, assessore all'edilizia e al bilancio del comune di Monfalcone, mantenendo persino lo stesso ufficio che utilizzava da Sindaco. Così basta vedere il profilo Facebook di Anna Cisint per capire che, quando non è a Bruxelles, trascorre quasi la totalità delle giornate in Municipio a Monfalcone, multando gli ambulanti dei mercati, festeggiando i 10 anni del Kite Live Fvg di Marina Julia, visitando il litorale di Punto Più, rinnovando con l'assessore regionale Callari il centro per l'impiego di Monfalcone, effettuando i sopralluoghi delle rotonde di Monfalcone, fotografandosi in attesa della mega pizza nella sede del suo partito a Monfalcone. Intanto nel Comune di Turriaco, a soli 8 km da Monfalcone, il collega di partito della Cisint, Pierpaolo Roberti, assessore regionale alla sicurezza e alla immigrazione, stanzia 2,5 milioni di euro per ristrutturare un immobile da utilizzare come mega centro di accoglienza per minori profughi. Proprio dai comuni limitrofi a Turriaco, come Monfalcone e Staranzano, sono arrivate le prime adesioni all'associazione #RIPRENDIAMOCILITALIA per organizzare a settembre una manifestazione di protesta contro l'arrivo di nuovi profughi potenzialmente pericolosi.