Siamo certi che qualche editore del gruppo Nem legga questo post; probabilmente lo leggeranno Massimo Paniccia, Confindustria Udine, Ance Fvg e il gruppo Danieli. Difficilmente, realtà che hanno mai avuto qualcosa da spartire con l'estrema sinistra. Eppure in questi ultimi mesi Il Corsaro della Sera e Il Perbenista hanno portato a Udine quattro volte il generale Roberto Vannacci, tre volte il filosofo Marcello Veneziani, due volte il leader di Forza Nuova Roberto Fiore, tre volte il giornalista Francesco Borgonovo, due volte Andrea Cionci senza che mai Messaggero Veneto e Il Piccolo ne riportassero notizia. Un dispetto a noi oppure una cattiva forma di comunicazione? Poco importa visto il fortissimo crollo di copie vendute da parte dei quotidiani locali nell'ultimo anno. Tuttavia in questi giorni, il quotidiano guidato dal vice direttore del Messaggero Veneto, Paolo Mosanghini (vedi foto) ha fortemente ignorato la protesta di molti friulani che si terrà il 27 luglio sotto il nome #RIPRENDIAMOCIUDINE. La spiegazione è molto semplice: Paolo Mosanghini appare assieme a Anani Agbodo, Nader Akkad, Aristo, Kofi Bonsu, Taher Djafarizad, Ahmed Faghi, Sadia Hossain, Shahdat Hossain, Adon Ambroise N'guia, Nanamon, Marco Orioles e Salas fra i relatori del Festival multi etnico filo muslmano, Borgo Mondo; le associazioni coinvolte a fianco di Paolo Mosanghini sono Borgo Mondo, I Pacifici di Udine (moschea), CIAM della Costa d'Avorio, Ghana - Italy Traditional and Cultural Council, Associazione Novissi del Togo, Oikos Onlus, Time for Africa e CGIL. Come annunciato da tempo sui social e sui nostri canali di comunicazione l'associazione #RIPRENDIAMOCIUDINE #RIPRENDIAMOCILITALIA il 27 luglio alle ore 19, manifesterà in via Carducci angolo Via Leopardi contro i centri di accoglienza per minori profughi non accompagnati e i molti profughi e clandestini con precedenti penali che girano a piede libero, spacciando droga e accoltellandosi, per Udine. Quanti desiderassero mettersi in comitato con il comitato organizzatore della manifestazione potranno chiamare il 3421597159; l'invito a partecipare è rivolto alla maggioranza della popolazione anticomunista stufa di sentirsi minacciata a casa propria.