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"SENZA PAROLE": IL NUOVO MENSILE FRIULANO SBARCA A CODROIPO

DOPO TRE GIORNI IL SINDACO DI UDINE PRENDE ATTO DELLA TRAGEDIA DI TOMINAGA; LA SINISTRA DIEDE PIU' PESO AL CASO DEL PORTIERE MILANISTA

Il trauma al capo è stato letale per Shimpei Tominaga, l'uomo giapponese coinvolto in un brutale pestaggio sabato notte tra via Pelliccerie e via Paolo Sarpi. Già nelle prime ore del pomeriggio si sapeva che l'imprenditore giapponese non si sarebbe mai più svegliato ma le istituzioni hanno voluto tirare fino a questo pomeriggio. Certo ci voleva delicatezza per comunicare la notizia al figlio, bisognava adempiere a tutti gli obblighi sanitari del caso, ma la tragica notizia era ufficiale per tutti gli udinesi. Tuttavia, in queste drammatiche giornate, il Comune di Udine non si è risparmiato nulla: gli schermi all'aperto per la nazionale, il concertone di Zucchero presenziato da vari esponenti della giunta comunale e il consiglio comunale. Persino adesso, dopo sei ore dal bollettino ufficiale del decesso, la pagina Facebook del Comune di Udine è a festa (vedi foto): "Anche quest'anno vi aspetta un'estate indimenticabile con la grande musica in Castello". Neppure una fiocco nero di lutto, neppure una parola di condoglianze. Per la sinistra the show must go on. Allora Toni Scalzo ha pensato di mettere una pezza sul suo profilo social personale, seguito solo da 1600 persone, molti dei quali musulmani: "A nome dell'Amministrazione Comunale e di tutta la città di Udine, porgo le più sentite condoglianze alla moglie Chinatsu, al figlio di 13 anni, e a tutti i familiari e amici. In questo momento di immenso dolore, siamo vicini a voi e vi offriamo il nostro più sincero sostegno e la nostra solidarietà. La lotta alla criminalità e alla violenza richiede un grande impegno e oggi più che mai a Udine occorre riportare pace e serenità nella nostra città, anche con azioni forti che aiutino a garantire la sicurezza delle cittadine e dei cittadini. Shimpei Tominaga ha dato un grande esempio, ora noi lo dobbiamo seguire perchè a Udine questo non ricapiti più". Solo pochi mesi il pagatissimo portiere francese del Milan dichiarò di essere sttato chiamato scimmia da alcuni tifosi (non friulani) dell'Udinese. "Noi giocatori abbiamo il dovere di reagire, sono stato contento di vedere i miei compagni uscire dal campo con me. Ora la palla passa alla Procura, mi auguro decisioni forti. Quando accadono queste situazioni, prendono sempre le nostre dichiarazioni, ma poi non accade nulla. Questa storia deve finire, altrimenti chi potrebbe fare qualcosa è sta zitto è un complice. È una lotta difficile, che richiederà tempo e coraggio, ma è una battaglia che vinceremo". Toni Scalzo invitò Maignan a Udine per realizzare insieme iniziative concrete dedicate ai più giovani, con il supporto di Fondazione Milan. Propose persino al Consiglio comunale di conferirgli in quell’occasione anche la cittadinanza onoraria. Nelle prossime ore, sulla stampa, leggeremo ipocrite frasi di circostanza da tutto il mondo politico ricche di fantasia e cinismo. La sola cosa che avrebbero dovute fare le istituzioni, punire con pugno di ferro i balordi che girano a piede libero per Udine, non è stata fatta. Se la sono cavata con un'inutile ordinanza di divieto di somministrazione di alcol. La sola cosa dignitosa che avrebbe dovuto fare il sindaco di Udine assieme alle più alte istituzioni locali sarebbe stata quella di chiudere i centri di accoglienza di profughi e rassegnare le dimissioni. La stampa locale per placare la rabbia dei concittadini di Tominaga ha sempre parlato di tre aggressori veneti ma Abd Allah Djouamaa e Daniele Wedam non ci sembrano propriamenti degli italiani doc e tanto meno Ivan Boklach e Oleksander Petrov. Lunedì 15 luglio, sotto il Municipio di Udine, alle ore 18.30, si terrà una manifestazione popolare in memoria di Tominaga e per la chiusura dei centri profughi. Il dolore e la rabbia sono tanti.

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