Abbiamo chiesto al Capo Gabinetto della Prefettura di Udine, Mara Bolzon (vedi foto), quale ente fosse responsabile della concessione alle strutture territoriali per le autorizzazioni a diventare centri di accoglienza per minori profughi non accompagnati. Fino a pochi giorni fa l'ex sindaco di Pasian di Prato, Andrea Pozzo, aveva sempre detto che a concedere l'autorizzazione fosse la Prefettura, invece non è così. Il vice prefetto aggiunto Mara Bolzon ha tenuto a precisare che le responsabilità sono in capo al sindaco per quanto la Prefettura monitori con grande attenzione il caso Aedis - Pasian di Prato. Intuibile capire il business che si cela dietro ad un'accoglienza che porta nelle casse delle cooperative circa 100 euro al giorno per minore profugo, ossia 3mila euro al mese; nel caso delle strutture medie da 12 ragazzi cadauna si parla di oltre 35mila euro al mese, quindi 420mila euro l'anno. In cambio la delinquenza continua a crescere e i fenomeni di aggressione verso donne e anziani, specialmente nei supermercati sono sempre di più. Ci scrive un nostro lettore: "Verso le 17.30 ero al market Famila del Villaggio del Sole, quando è entrato un gruppo di ragazzi stranieri i quali hanno fatto razzia di merce e poi con arroganza sono usciti e quando il personale li ha richiamati hanno reagito con minacce". Un'altra lettrice ci ha inviato il seguente whatsapp: "La scorsa settimana ho provato sulla mia pelle cosa sono ste baby gang. Per fortuna me la sono cavata con un danno all'auto ma se uscivo, ben che andasse, le prendevo". La risposta del sindaco De Toni a questi continui atti di vandalismo è stata recarsi, in meno di un anno, per tre volte nelle loro moschee a piedi scalzi mostrando una chiara sudditanza della nostra civiltà alla loro. Come già annunciato il 15 luglio verrà presentata ufficialmente l'associazione RIPRENDIAMOCI UDINE che manifesterà a voce alta contro questa invasione fuori dai centri di accoglienza e di ritrovo islamici.