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"SENZA PAROLE": IL NUOVO MENSILE FRIULANO SBARCA A CODROIPO

I DELINQUENTI DEI CENTRI DI ACCOGLIENZA E L'ASSENZA DELLA POLIZIA LOCALE A UDINE

Smettiamola di parlare di baby gang e usiamo i sostantivi corretti: Udine è invasa da delinquenti extracomunitari per lo più provenienti dal Marocco, Pakistan ed Egitto. Sono presunti minori profughi che contribuiscono al business dei centri di accoglienza ma tutti sanno che la maggior parte di loro sono maggiorenni con pesanti casellari giudiziari. Ieri sera a Udine nella centralissima Piazza San Giacomo ci sono state due risse: la prima verso le ore 21 e la seconda dopo mezzanotte. In entrambi i casi si trattava di stranieri che dopo essersi colpiti a vicenda in preda all'alcol e alle droghe hanno cominciato a terrorizzare anche i clienti dei bar. A nulla è valso chiamare il 112 dato che in entrambe le occasioni la Polizia Municipale e le forze dell'ordine sono arrivate tre quarti d'ora dopo le chiamate. Fortunatamente gli esercenti della piazza hanno stipulato un accordo con la CMP, una società che fornisce servizi di sicurezza e ha provveduto alle due emergenze oltre che a chiamare la centrale operativa. Ma è giusto che ogni sera alcuni bar di piazza San Giacomo debbano diventare il punto di ritrovo della peggiore delinquenza extracomunitaria che fino a poco tempo fa girava esclusivamente in Borgo Stazione? Per quale ragione le camionette militari la notte monitorano solo la zona della stazione ferroviaria e non il centro storico? Il sindaco De Toni farebbe bene a far stazionare in piazza San Giacomo l'assessore ai servizi sociali Stefano Gasparin e Rosi Toffano alla Sicurezza, così da rendersi conto dei danni che ha fatto a riempire di "risorse" i centri di accoglienza di Aedis, Oikos, Hanna House e della Casa dell'Immacolata. E' ora di riprendersi Udine.

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