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"SENZA PAROLE": IL NUOVO MENSILE FRIULANO SBARCA A CODROIPO

LE INEDITE DICHIARAZIONI DI VALMORE VENTURINI (VVFF) E IL SINDACO DE SABATA; SALVATI 4 RAGAZZI IN UNA PIENA DI UN FIUME IN LOMBARDIA

Valmore Venturini (vedi foto), assessore comunale uscente a Manzano, è il responsabile per la comunicazione del comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Udine. E' lui a rilasciarci la seguente dichiarazione: "La telefonata è stata fatta alle 13.37 e i Vigili del Fuoco sono arrivati sul posto alle 13.52. Un operatore si è calato da 30 metri a monte legato ad una corda ma non è riuscito ad arrivare ai ragazzi per 5 metri, finendo a causa della corrente contro gli alberi della riva. La "gru" con il cestello è arrivata dopo altri 10 minuti ma con quella non fai nulla. E' stato un tentativo ma il problema è che l'acqua si è innalzata improvvisamente. L'elicottero non sarebbe mai potuto arrivare a breve tempo, non arriva in due minuti. Quello della protezione civile regionale non serviva perchè era sprovvisto del verricello per calare l'operatore. Serviva un operatore con specialisti. Se l'acqua non si innalzava in poco tempo non succedeva nulla. Se non capiamo questo tutto il resto sono chiacchiere. Nella vita come in politica contano i fatti e non le chiacchiere. L'elicottero verrà usato per le ricerche. L'intervento dei Vigili del Fuoco è stato gestito bene, più di così non si poteva fare." Attenzione però, perchè il sindaco Michele De Sabata si dice certo che a chiamare i soccorsi fosse stato l'autista dello scuolabus di Premariacco alle 13.35 come si dice altrettanto certo che la richiesta di soccorso era già arrivata da prima della sua telefonata. Un'altra dichiarazione del sindaco di Premariacco apre degli interrogativi: "I pompieri sono arrivati verso le 13.50 e dopo aver chiuso la strada al traffico si sono preparati fino alle ore 14 circa a far afferrare le corde ai ragazzi non appena fossero scivolati in acqua, posizionandosi in prossimità della strettoia del canion, il punto in cui la corrente è più forte". Dopo aver sentito le dichiarazioni di Venturini si affaccia l'idea che qualcosa in più si sarebbe dovuto fare, magari il lancio di salvagenti speciali o tirare una sorta di griglia prima del restringimento del canale. Ogni disgrazia e ogni evento naturale comporta dinamiche differenti ma proprio ieri due ragazzi e due ragazze sono stati salvati dai vigili del fuoco di Milano: erano rimasti bloccati in un isolotto in mezzo al fiume Ticino. Una scena, appunto, che ha ricordato, in parte, quella tragica avvenuta il giorno prima nel Natisone, in Friuli. Il salvataggio, riferiscono i pompieri, è avvenuto nel comune milanese di Cuggiono. I giovani, ventenni originari di Vanzago (Milano) erano arrivati nel parco del Ticino per una gita e si sono allontanati dalla riva raggiungendo l'isolotto, ma poi a causa dell'innalzarsi delle acque e delle correnti forti non sono riusciti a tornare. Sono stati loro stessi a lanciare l'allarme. Sul posto in pochi minuti sono arrivate le squadre del soccorso acquatico del nucleo Saf (Speleo-alpino-fluviale) del Comando di Milano, supportate dal personale del Distaccamento volontario di Inveruno. Con un gommone rafting i vigili, nonostante il vento e le forti correnti, sono riusciti a riportare a riva i quattro ragazzi. Sia chiaro che non dubitiamo dell'impegno e della qualità degli operatori intervenuti a Premariacco, quanto della correttezza del coordinamento dei soccorsi.

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