E' arrivato il momento di agire, di mostrare la faccia, di far sentire la nostra voce, di smettere di avere paura. E' arrivato il momento di cacciare chei da anni si è impossessato delle nostre strade, chi ha sostituito le parrocchie con i centri di preghiera islamici. Il 28 maggio, verso mezzanotte due blindati dell'Esercito assieme a numerose auto della Polizia sono impegnati in via Roma a calmare ad un immigrato in escandescenza a petto nudo (vedi foto). Pochi istanti dopo un gruppo di profughi esce da un bar adiacente e urla in arabo contro l'immigrato a petto nudo. Poi minacciano in lingua italiana e araba le forze dell'ordine che stranamente non solo non reagiscono ma neppure provvedono ad identificare o allontanare il gruppo di islamici. Siamo in una zona dove risiedono molte storiche famiglie udinesi eppure sulla stampa non si vuole far trapelare nulla di tutto ciò, al punto da fornire notizie solo parziali ed impedire con divieti imperativi ai giornalisti di scattare foto in terreno pubblico. La nostra domanda resta: per quale ragione la responsabile del servizio quella sera non ha proceduto con l'identificare e il fermare il gruppo di profughi palesemente violento tanto con il loro connazionale che con le forze dell'ordine? Questa gente è pericolosa e va mandata via da Udine, invece viene ospitata in strutture di accoglienza a Udine e Pasian di Prato (AEDIS , HANNA HOUSE, CASA IMMACOLATA) e i loro certificati penali sono inquietanti. RIPRENDIAMOCI UDINE. Questa sera alle ore 19.30 ne parliamo con l'associazione Riprendiamoci Udine, con il capogruppo della Lega Francesca Luadicina, con il direttore del Corsaro della Sera Marco Belviso, con Anna Cisint e i residenti in via Carducci al Bar dei Poeti. SIETE TUTTI INVITATI. Seguirà birra.