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FABIO DURANTI DI RADIO RADIO E DIEGO FUSARO A UDINE IL 17 MAGGIO ORE 19.00

DE TONI RICORDA STRASSOLDO: IPOTESI ESPOSTO VOTO DI SCAMBIO

Le numerose critiche di tutte le forze politiche di opposizione e maggioranza sulla scelta del sindaco di Udine, Alberto Felice De Toni (csx) di premiare immotivamente con la vice presidenza di Arriva Italia Srl la moglie del consigliere comunale Stefano Salmè (culturalmente di estrema destra) potrebbero giungere al deposito di un esposto per voto di scambio. 1) Stefano Salmè al primo turno era candidato indipendente contro Alberto Felice De Toni; 2) Daniela Perissutti, moglie di Stefano Salmè, non è stata fra i candidati consiglieri comunali più votati della sua lista; 3) Daniela Perissutti non ha alcuna competenza in materia di mobilità e trasporti; 4) L'incarico era fra i più retribuiti in piazza; 5) La scelta del sindaco non apporta nessun documento politico condiviso con le altre forze politiche che lo sostengono. A questo punto è sufficiente andare indietro di qualche anno restando sempre nella stessa città, al caso giudiziario Strassoldo - Tavoschi. La Procura di Udine indagò sul caso Strassoldo-Tavoschi e, in particolare, sull’accordo pre elettorale stretto fra l'ex presidente della Provincia e l’ex sindaco. In sintesi: sostegno politico e, quindi, voti, in cambio di un incarico triennale. Tra l’altro, anche un gruppo di noti avvocati penalisti aveva già ipotizzato reati ben precisi. "A nostro giudizio il fatto che un pubblico ufficiale abbia promesso l’assunzione in un ruolo dirigenziale integra gli estremi del reato di corruzione". E su questo punto disse la sua pure l'avvocato Bruno Malattia: "Credevo che solo alcune plaghe del Sud, in mano delle cosche o dei potentati locali, fossero vittime delle pratiche del voto di scambio".

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