Il 28 aprile 2024 è scomparso il più grande imprenditore del Friuli, uomo e un manager che ha legato la propria vita al gruppo metallurgico Danieli di Buttrio, uno dei leader mondiali della progettazione e costruzione di impianti siderurgici. Gianpietro Benedetti, leader carismatico, non è riuscito a coronare l’ultima volontà, quella di realizzare una mega acciaieria nella laguna di Marano Lagunare, tra le spiagge di Lignano Sabbiadoro e Grado. Il progetto è stato bloccato da una petizione firmata da più di 20mila persone che l’hanno ritenuto troppo impattante inducendo la giunta regionale di Massimiliano Fedriga a fare marcia indietro. Benedetti aveva vissuto quel fallimento come un'offesa al buon nome della Danieli al punto da trascinare in tribunale i firmatari della petizione. Nel 2018 ha ceduto il ruolo di amministratore delegato a Giacomo Mareschi Danieli. Presidente di Confindustria Udine in eterna competizione con il presidente di Confindustra Alto Adriatico Michelangelo Agrusti si fa affiancare dal vice presidente vicario Piero Petrucco e dalla vice presidete con speciali deleghe notarili Anna Mareschi Danieli, sorella di Giacomo. Benedetti, assieme al presidente della Fondazione CrTrieste, Massimo Paniccia, faceva parte della Nord Est Multimedia (Nem), cordata di imprenditori veneto-friulani coordinata dal finanziere Enrico Marchi, presidente dell’aeroporto Marco Polo di Venezia. I funerali si sono svolti in forma privata mentre in Duomo si terrà un'omelia senza la salma per quanti vorranno renderne rispettoso omaggio. Piero Petrucco, presidente ad interim, avrà una parentesi di 60/90 giorni per indire una nuova assemblea e nominare il successore alla presidenza di Confindustria Udine, mentre le deleghe ad Anna Mareschi Danieli risulterebbero, in punto di diritto, già decadute. Intanto restano mille interrogativi se a guidare l'impero lasciato da Benedetti sarà la figlia Camilla o Giacomo Mareschi Danieli; che fine faranno le quote del gruppo Nem più utili a gestire potere che a fare fatturato? Chi subentrerà alla guida di Confindustria Udine visto che la maggior parte dei grossi gruppi friulani ha ceduto la proprietà ai fondi eccetto Fantoni e Pittini? Che fine farà lo stesso Friuli ormai privo di ogni tipo di guida carismatica sia nel fronte imprenditoriale che politico? Udine è guidata da un sindaco padovano di sinistra che nomina amministratori di estrema destra; la giunta regionale tradì la parola data sull'insediamento dell'acciaieria.