La nomina di Daniela Peressutti in Salmè a vice presidente di Arriva Fvg Spa voluta dal sindaco di Udine, Alberto Felice De Toni, rischia di creare un crollo ulteriore della credibilità di questa maggioranza comunale e di quei movimenti politici che anche alle europee si vogliono caratterizzare come anti sistema. Daniela Peressutti, moglie di Stefano Salmè, ha sempre fatto parte di partiti della destra e destra estrema, facendo esternazioni contro i profughi e le famiglie di fatto molto "forti". Inutile soffermarsi sul profilo politico di Stefano Salmè, fino al 2019 segretario nazionale di Fiamma Nazionale e fino a soli pochi mesi coordinatore per il nord est del Movimento di Gianni Alemanno; recentemente ha organizzato una cena elettorale per Sergio Berlato (Fdi) della cui segreteria ha fatto parte. Quale è il criterio meritocratico da parte di un ex rettore per aver nominato vice presidente di una società di trasporti una persona priva di esperienza nel settore? E' vero che l'indennità da vice presidente di Arriva Fvg ammonta circa a 20mila euro annui? Va ricordato che alle ultime elezioni regionali era stato stretto un patto molto forte fra la lista di Stefano Salmè e Daniela Peressutti, LIBERI ELETTORI e quella di Ugo Rossi, Giorgia Tripoli e Antonio Iracà, INSIEME LIBERI (vedi foto) al motto di contrastare le lobby eeconomiche e i partiti che hanno imposto il Vaccino. Forse Tripodi e Rossi ignorano che il Ministro Speranza è dello stesso partito che sostiene la giunta De Toni. Argomenti questi che potrebbero costare cari ai candidati per le Europee della LISTA LIBERTA' di Cateno De Luca. Imbarazzante anche il silenzio del consigliere regionale Serena Pellegrino e dell'assessore Arianna Facchini che contemporaneamente premiano un'esponente dell'estrema destra e candidano alle europee una pericolosa estremista antifascista.