Notizie flash
"SENZA PAROLE": IL NUOVO MENSILE FRIULANO SBARCA A CODROIPO

MAINSTREAM SEMPRE PIU' LEGATO ALLA LOBBY GAY

Lunedì 8 aprile il direttore in loco del Messaggero Veneto Paolo Mosanghini presenterà in una storiaca libreria del centro storico, dando grande spazio sul mainstream, il deputato democratico Alessandro Zan, esponente della comunità LGBT, noto soprattutto per aver promosso e ottenuto il primo registro anagrafico italiano delle coppie di fatto, aperto anche alle coppie omosessuali. Assieme al direttore Paolo Mosanghini, ad accogliere e dialogare con Alessandro Zan ci sarà anche l'on. Debora Serracchiani e il vice sindaco di Udine Alessandro Venanzi. Il libro (vedi copertina) dal titolo "E noi splendiano, invece" partendo dalle parole di Pier Paolo Pasolini, ripercorre tutto quello che è successo negli ultimi anni, a partire dall'affossamento della proposta di legge nota come Ddl Zan. Zan passa in rassegna la situazione dei diritti civili in Italia al tempo di Meloni e parlando di coloro che ogni giorno portano avanti queste battaglie, ma guardando oltre, all'Europa intera, a quella dei diritti che resiste, contrapposta a quella dei nazionalismi e dell'intolleranza. Perchè non indire per lunedì 8, fuori dalla libreria Friuli, una manifestazione pubblica organizzata da associazioni di famiglie, cattolici e moderati, contro il monopolio dell'informazione mainstream e le tesi lobbiste espresse dal deputato Zan, abituato a manifestare in mille occasioni? Saremo in molti a non condividere, ad esempio, l'utero in affitto o altre follie. I deputati del Partito Democratico Alessandro Zan e Michela Di Biase nel mirino di Report a fine 2023. Entrambi hanno fondato delle società su temi di interesse per la propria attività politica: la Be Proud srl organizza a Padova il festival Lgbt per la promozione dei diritti. La Obiettivo 5 è invece una società di consulenza per la certificazione della parità di genere. La Be Proud ha incassato più di un milione e trecentomila euro per il festival. Zan ne è amministratore unico e socio di maggioranza. Il deputato ha risposto così alle domande di Lorenzo Vendemiale sulla società: «No, non è un evento commerciale. È un evento in cui tutto quello che viene guadagnato viene riversato nell’iniziativa. Un conflitto d’interesse? No, io ho prestato il mio nome per dare una mano ma lo faccio per spirito di servizio a titolo gratuito». Gli incassi derivano per 700 mila euro da corrispettivi ingresso e per 450 mila dal bar. Di Biase, moglie dell’ex ministro Franceschini, è socia al 25% della società.

Video