C’è anche Alessandra Guerra (in foto con Jorg Haider e Syefano Mazzolini) fra i candidati “disertori” con la lista lanciata da Michele Santoro alle prossime europee: “PTD Pace Terra Dignità”. Come si legge su “Ultimora.net” a dare una mano ci saranno anche Moni Ovadia e Fiorella Mannoia. L’ex presidente del Friuli Venezia Giulia, dopo l’esordio con la Lega era passata col Pd. Era il 12 maggio 2003, quando Tommaso Cerno, dalle colonne del Messaggero Veneto scriveva un articolo sul faccia a faccia fra Alessandra Guerra e Riccardo Illy: UDINE. «Dopo la convention di Fi sono più serena, so di poter contare su un grande partito, compatto, che mi ha veramente accolta con grande entusiasmo. Ero in svantaggio, ma la rimonta è in atto: lo sento parlando con la gente». La candidata del centro-destra Alessandra Guerra sorride dopo la stretta di mano del premier Silvio Berlusconi e si dice pronta alla sfida con Riccardo Illy. La vicepresidente del Friuli-Venezia Giulia ringrazia anche l'ex sottosegretario Vittorio Sgarbi per non essersi presentato alle elezioni regionali con la sua lista Bella Italia: «Lo ha fatto per me - dice la Guerra - e, grazie a lui, adesso posso vincere». La Lady di ferro, secondo la dizione del premier e i manifesti elettorali, supera a pieni voti la prova del palasport Carnera. Al suo ingresso, alle 11.20 in punto, mezz'ora prima di Silvio Berlusconi, la platea azzurra si infiamma e un lungo applauso l'accompagna dalla scala di ingresso al posto in prima fila. Rimane libera una poltrona, alla sua destra, lei la guarda e si rende conto che è la stessa che, pochi minuti più tardi, avrebbe occupato il presidente del consiglio. Alla sua sinistra, invece, il numero due del partito, Claudio Scajola, che l'ha preferita al presidente Renzo Tondo, anche ieri assente alla convention degli amministratori azzurri, per la corsa alla poltronissima di governatore. I simboli elettorali della sinistra che stanno stampati da oggi sotto il suo nome illustrano da sé le differenze tra la mia e la sua squadra. Non sono quella che mi dipingono i miei avversari. Per far emergere il mio vero carattere ho deciso di partecipare sempre meno a dibattiti televisivi o altre cose simili e di scendere il più possibile in piazza, in strada, nei mercati per incontrare gente ed elettori. Voglio dialogare con loro e farmi conoscere». E vuole farlo anche per chi, come Ferruccio Saro, «ai dibattiti ai quali ha partecipato ha solo cercato di infangarmi - denuncia la Guerra -. Lui non è abituato a costruire, ma a dileggiare. Di una cosa sono certa che comunque vada, vinca io o vinca Illy, Saro e la politica che lui impersona saranno finalmente buttate fuori da questa Regione». Per il resto le due ore al Carnera per la Lady del Carroccio sono un bagno di folla. Seconda solo a Berlusconi.