Nessuna anticipazione nei giorni scorsi, nulla che facesse sospettare a un possibile abbandono dell'incarico. Giungono di sorpresa le dimissioni di Zeno D'Agostino dalla carica di presidente dell'Autorità portuale del Mare Adriatico Orientale. Una notizia che non era attesa, anche perché il prossimo mese di dicembre sarebbe scaduto il suo secondo e ultimo mandato da presidente. Un vero e proprio colpo di scena che inevitabimente solleva domande al Porto di Trieste sulle motivazioni che possono aver spinto D'Agostino a fare questo passo da cui non può tornare indietro. Sì, perché a tutti gli effetti si tratta di "dimissioni irrevocabili" presentate dallo stesso presidente al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, a decorrere dal primo giugno e formalizzate con una lettera inviata ieri al ministro. In una nota dell'Autorità portuale ecco spiegate le ragioni che hanno condotto D'Agostino alla decisione: «Sono dovute esclusivamente a motivi personali e familiari». Quali motivazioni, infatti, possono essere più professionali del guardare al prprio futuro dato che con dicembre sarebbe rimasto senza incarichi? L'incarico alla guida del porto di Trieste (da febbraio 2015) doveva concludersi il 15 dicembre 2024. Non era passata a tutti inosservata la sua visita udinese a Palazzo D'Aronco la scorsa settimana. Secondo voci ben informate all'interno delle categorie economiche, Zeno D'Agostino sarà molto probabilmente il prossimo direttore generale (city manager) del Comune di Udine a fianco del sindaco Alberto Felice De Toni.