Il 5 gennaio ci fu una protesta ufficiale contro una comunità per minori stranieri non accompagnati che venne insediata in pieno centro a Cavazzo Carnico il 20 novembre scorso, quando da Udine furono trasferiti alcuni ragazzi a seguito di una determina emergenziale del capoluogo friulano. A fine dicembre, in assemblea cittadina vennero denunciati alcuni episodi di microcriminalità. L’ex hotel era di proprietà privata. La famiglia Olivo e Bortolotti furono tacciate di responsabilità di quanto successo. L'assessore alle politiche sociali del comune di Udine, Stefano Gasparin, rese noto che non era intenzionato a rinnovare il rapporto con la cooperativa “Oltre i Confini 2.0” per i ragazzi in prima accoglienza. Tuttavia ciò che fu immediatamente messo a tacere era che uno dei proprietari dell'albergo fosse il marito proprio della P.O. del Comune di Udine del settore "Progetti speciali e accoglienza". La dott.ssa Paola Piccoli, questo è il nome, con ufficio a Udine in via Cussignacco, seguiva da tempo l'accoglienza dei minori profughi non accompagnati. Va anche detto, ad aggravare i fatti, che l'albergo in oggetto di Cavazzo venne utilizzato per analoghi motivi anche in passato com l'amministrazione Fontanini. La sola conseguenza a quello che si potrebbe raffigurare come un fatto illecito è stato il recente trasferimento d'ufficio, avvenuto in data 29 gennaio 2024, della dott.ssa Piccoli passata oggi all'Unità Organizzativa Sportello Sociale al Cittadino. Nella determina della dirigente Nicoletta Stradi si evidenzia, questa volta, che "non sono state rilevate situazioni di conflitto di interesse strutturale in capo alla dipendente".