Accusato di misoginia dalle consigliere comunali del centrodestra e in particolar modo dalla Laudicina e dalla Palmisciano: Colautti parla di un livello bassissimo di queste consigliere comunali e loro rispondono che lui è un volta faccia eletto prima in regione con il centrodestra e poi in Comune con il centrosinistra. Ma a fare la parte del pungiball è il sindaco Alberto Felice De Toni accusato dalla tifoseria della Curva Nord e dall'opposizione di centrodestra di aver voluto apostrofare la città di Udine come razzista per i cori di quattro ubriaconi contro il portiere del Milan. De Toni, imita Honsell, e cerca di diventare paladino dei più deboli dimenticando che il portierone di colore del Milan, da solo, guadagna, quanto un intero quartiere udinese. Udine esce così dipinta come una città razzista due volte: una volta per i cori contro il portiere e la seconda volta per la bocciatura della cittadinanza. Per De Toni vanno tutti bene: bianchi e neri, ricchi e poveri. Passa così indistintamente dal presidente del comitato Udine Città Sicura Federico Malignani, al portiere di colore del Milan Mike Maignan: i cognomi si assomigliano e i redditi anche.