Non esiste nessuna ragione al mondo, tanto meno di natura elettorale o politica, per tirare in ballo dei bambini terrorizzandoli. Da sempre i militari italiani vanno in missione all'estero nelle zone di guerra per aiutare e rasserenare i bambini di tutte le etnie e le nazionalità. A Monfalcone evidentemente il sindaco Cisint non la pensa in questo modo. La scorsa settimana la polizia locale è entrata nel centro culturale islamico Darus Salam a Monfalcone e ha identificato i presenti, che in quel momento stavano facendo attività di doposcuola, compresi i bambini ai bambini. A denunciare l’episodio è stato – attraverso la pagina Facebook Monfalcone Evoluzione – Bou Konate, ingegnere ed ex assessore ai lavori pubblici. Il rappresentante islamico ha denunciato un accesso al centro culturale, avvenuto nel pomeriggio del 18 gennaio, che non sarebbe stato giustificato da alcun provvedimento dell’autorità giudiziaria. Inoltre, non sono stati notificati verbali dopo l’identificazione delle persone presenti. Konate ha precisato che in quel momento il centro culturale era aperto per l’attività di doposcuola per o bambini e non certo per la preghiera. I vigili hanno trascritto l’identità di tutte le persone presenti, bambini compresi, senza lasciare alcun verbale. Per questo atto di "violenza" compiuto dalla Polizia Locale di Monfalcone su ordine del sindaco Cisint è stata annunciata un'interrogazione al Ministro degli interni Piantedosi, ravvedendo in questo gesto un comportamento decisamente intimidatorio specialmente agli occhi dei bambini.