Appare molto difficile capire per quale ragione della chat "Udine Sicura" faccia parte tanto il Comandante della Polizia Locale di Udine, Eros Del Longo (vedi foto), quanto gli amministratori delegati e direttori delle cooperative sociali (vedi foto) che ospitano i profughi minori non accompagnati, sovente principali protagonisti di episodi di cronaca nera cittadina. Per quale ragione il sindaco di Udine, Alberto Felice De Toni (Pd), ha revocato la concessione ad operare alla struttura Aedis Coop (il TAR ha poi dato ragione all'Aedis e torto all'assessore Stefano Gasparin) accusata di gestire malamente il fenomeno dell'accoglienza e, contemporaneamente, dialoga con lo stesso comitato presieduto da Roberto Snaidero che ha fra gli aderenti le cooperative sociali sopracitate? In questo modo qualunque segnalazione di un cittadino, effettuata tramite la chat, finirà, a suo rischio e pericolo, direttamente nelle orecchie di quanti lavorano nelle strutture che ospitano proprio i profughi minori non accompagnati e varie realtà assistenziali della sinistra extraparlamentare.