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"SENZA PAROLE": IL NUOVO MENSILE FRIULANO SBARCA A CODROIPO

ARRESTATO PER TERRORISMO BENGALESE IN FORZA A FINCANTIERI; CISINT FACCIA SCENDERE DAL BUS LA SEGANTI

In queste ore sedute una davanti all'altra (vedi foto), in una corriera padana, in viaggio per Milano, ci sono il sindaco di Monfalcone Anna Maria Cisint e il presidente di Friulia Federica Seganti. Destinazione Milano: convintamente NO al processo di islamizzazione integralista.La prima impegnata in prima linea contro l'invasione islamica dei circa 7000 bengalesi; la seconda eletta nel 2019, nel cda di Fincantieri , presidente del Comitato Nomine e componente del Controllo Interno. Eppure che Fincantieri con i subappalti lavori con migliaia di lavoratori bengalesi è notizia riaputa. Recentemente era stato acclarato il sistematico ricorso da parte delle imprese appaltatrici al meccanismo della cosiddetta “paga globale”, in virtù del quale il lavoratore veniva retribuito, a prescindere dalle previsioni del contratto collettivo nazionale di settore, con una paga oraria forfettaria, parametrata esclusivamente alle ore lavorate. Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche e Sicilia, coinvolte nell'attività investigativa della Gdf di Venezia che ha scoperto quasi 2mila lavoratori irregolari nell'appalto dei cantieri navali. Le verifiche, soprattutto mirate alle irregolarità fiscali perpetrate da queste ditte, hanno preso le mosse dall'indagine delle fiamme gialle che a inizio anno ha portato all'apertura del processo a Venezia in cui sono indagati 13 ex dipendenti della Fincantieri di Marghera, oltre, e i titolari di un'altra dozzina di società, con le accuse di caporalato e sfruttamento per lo più di lavoratori del Bangladesh. Le ditte dell'appalto e del subappalto in cui sono emerse le irregolarità fiscali sono le stesse già finite nell'indagine penale: sono gestite da connazionali (albanesi, del Bangladesh, dei Balcani) degli stessi operai sfruttati e sottopagati.

Da ieri sera è accusato di essere associato ad Al Qaeda l’uomo arrestato a Genova in un’operazione antiterrorismo della Polizia di Stato, coordinata dalla Procura della Repubblica di Genova. Si tratta di Faysal Rahaman, 22enne originario del Bangladesh, accusato di «partecipazione ad associazione con finalità di terrorismo e istigazione a delinquere con finalità di terrorismo». L’operazione è condotta dalla Digos di Genova e dalla Direzione centrale della Polizia di prevenzione.

L’attività investigativa della Polizia di Stato, che ha portato all’emissione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere, ha avuto inizio a fine del 2021 a seguito di approfondimenti investigativi nei confronti dell’indagato, residente nel capoluogo ligure, evidenziatosi per il suo attivismo in circuiti telematici di matrice jihadista riconducibili ad Al Qaeda.

Il giovane arrestato a Genova per terrorismo è un operaio della Sistel srl, fornitore che lavora in subappalto per Fincantieri. Secondo gli investigatori, coordinati dal sostituto procuratore della Dda ligure Federico Manotti, Rahaman avrebbe istigato attraverso internet e i social network a commettere delitti anche terroristici. Avrebbe anche fatto apologia di alcuni atti di terrorismo e avrebbe partecipato a un’organizzazione terroristica aderente a Al Qaeda, denominata Tehrik-e Taliban Pakistan (TTP), inserita nell’elenco Onu di individui, gruppi, imprese ed entità soggette alle sanzioni contro l’Isis e Al-Qaeda, il cui obiettivo dichiarato è il rovesciamento del governo eletto del Pakistan per fondare un emirato basato sulla sua interpretazione della legge islamica, attaccando direttamente l’esercito pakistano e assassinando esponenti politici.

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