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"SENZA PAROLE": IL NUOVO MENSILE FRIULANO SBARCA A CODROIPO

IMBARAZZANTE SCALFAROTTO: CHIEDE LA CENSURA DEL LIBRO DI VANNACCI PARAGONANDOLO AL MEIN KAMPF DI HITLER

Il senatore di Italia Viva, Ivan Scalfarotto, in un suo podcast (vedi foto) critica duramente, marchiandolo banalmente come omofobo e razzista, il libro scritto da Vannacci: "Pare che in un liceo della provincia di Brindisi si sia deciso di adottare come libro di testo lo scritto omofobo e razzista scritto da Vannacci. L’obiettivo è quello di lavorare sulla libertà di pensiero, dicono le autorità scolastiche. Capisco. Immagino che per il prossimo anno scolastico, per il corso di perfezionamento, si passerà direttamente alla lettura del “Mein Kampf” di Adolf Hitler.
Nel frattempo io ho presentato un’interrogazione al ministro Valditara, anche per capire se qui non si stia violando l’art. 604 del codice penale che punisce “con la reclusione fino ad un anno e sei mesi o con la multa fino a 6.000 euro chi propaganda idee fondate sulla superiorità o sull'odio razziale o etnico”. Tuttavia non risulta affatto che sia stato "adottato come libro di testo" (anche perché non sarebbe possibile). Il saggio di Vannacci è stato usato come approfondimento data la discussione avvenuta la scorsa estate. Per cui, come si fa acquistare un giornale e analizzare il testo, tale cosa è stata fatta dalla docente. Come si è soliti parlare di attualità, vedasi attualmente temi di guerra, non crediamo che questo inciti all’odio. Ineccepibile la risposta di Pina Pagano, dirigente scolastica dell'istituto: “Siamo in una scuola che affronta molti temi e la scelta della professoressa rientra nell’autonomia didattica sempre all’interno del curriculum di educazione civica che prevede l’ampliamento del pensiero critico. La scelta di come farlo è del singolo docente e questo non è contrario al suo dovere. È un caso di crescita culturale nel quale la docente ha lasciato che i ragazzi facessero un lavoro controllato. La scelta dei libri su cui lavorare rientra nelle libertà dell’insegnante. Credo sia importante che lei conosca, solo per darle un esempio, alcune delle nostre iniziative di educazione civica dello scorso anno ma la inviterei volentieri a venire a vedere di persona". Ma poichè non c'è maggior dittatore di un politico di sinistra,  Ivan Scalfarotto insiste: " Grazie Preside, la ringrazio moltissimo per le informazioni e anche di essere venuta sulla mia pagina per condividerle. Prendo atto con piacere delle numerose iniziative svolte nel suo liceo, che permetteranno dunque al ministro - che è il naturale interlocutore del Parlamento - di rispondermi agevolmente nei canali formali, come è necessario.  Detto questo, mi lasci aggiungere però che pur comprendendo tutte le vostre buone intenzioni e pur preso atto dei lodevoli precedenti del suo istituto, continuo a pensare che prestarsi a fare da megafono per un libello i cui contenuti sono schiettamente e orgogliosamente razzisti e omofobici sia una scelta estremamente opinabile. Sono uno strenuo sostenitore della libertà di pensiero e di stampa, ma anche del diritto di ciascuno di vivere liberamente e dignitosamente qualunque sia il colore della sua pelle o il suo orientamento sessuale o identità di genere, e credo che le idee diffuse dal Generale Vannacci costituiscano una ferita e un’umiliazione per una parte non irrilevante dei nostri concittadini. Che una scuola, anche proattiva come la sua, abbia abbracciato questa iniziativa senza contemporaneamente esprimere parole nettissime e inequivocabili di dissociazione da quel pensiero - comunicandola come un mero esercizio intellettuale, un
semplice caso di laboratorio, una palestra per esercitare ginnicamente il proprio pensiero critico - credo abbia fatto male a moltissime persone. Io ho riascoltato con molta attenzione le frasi che lei pronuncia in questo video e, ripeto, sento solo le parole di chi considera questo un mero esercizio, uno strumento tecnico per acuminare la logica e il senso critico. Nessuna esplicita dissociazione da parte sua, nessuna condanna del contenuto inaccettabile del libro. Lei non ha detto che questo libro è orribile! Con questo non dico che lei sia d’accordo con Vannacci, per carità, dico che la comunicazione circa l’uso di questo testo da parte vostra legittimamente suscita degli interrogativi. Domande che lei può fugare con la lunga lista di cose fatte in passato, ma di cui - mi perdoni - non può certo stupirsi".
Da parte nostra, tutta la stima e la solidarietà a Roberto Vannacci e alla dirigente del liceo brindisino. Ci auguriamo che dopo la lettura di questo nostro post anche in Friuli Venezia Giulia qualche liceo faccia la stessa cosa e per questo facciamo appello all'assessore regionale Alessia Rosolen.

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