Pubblichiamo, nel numero del Corsaro della Sera uscito oggi in tutte le edicole del Friuli Venezia Giulia, delle interviste in esclusiva ai responsabili delle comunità Aedis, dedite all’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati in Friuli Venezia Giulia. Il legale rappresentante Michele Lisco e il responsabile Francesco Bazzaro non accettano, dopo vari anni di impegno nella loro missione dopo tanti sacrifici fatti, di essere utilizzati come capri espiatori dall’attuale amministrazione comunale di Udine. Tanto il Comune di Udine che la Prefettura erano a corrente da vari anni della presenza di pericolosi stranieri sul territorio, identificati arbitrariamente come “minori” stranieri non accompagnati. Perché lo Stato e il Comune di Udine non si sono assunti le proprie responsabilità in campo di sicurezza e di prevenzione del crimine? Perché nessuno ha ascoltato le grida d’aiuto di una comunità d’accoglienza, obbligandola fra l’altro ad assumere a proprie spese guardie giurate invece che mettere a disposizione regolari forze dell’ordine? Per quale ragione, se corrisponde al vero, l’assessore Stefano Gasparin (Pd) ha concesso in locazione gratuita vari appartamenti a utilizzo popolare alla cooperativa Hanna House per ospitare “segretamente” ragazzi egiziani e tunisini problematici? E’ vero che la stessa amministrazione comunale a contratto rescisso ha inviato alla cooperativa Aedis dei minori stranieri per la pronta accoglienza non avendo altre strutture disponibili? Corrisponde al vero che molte comunità di accoglienza operano in sovrannumero e in condizioni fatiscenti?