E' morta Viola; aveva solo 21 anni ma soffriva da moltissimo tempo. La prima a chiedere aiuto fu proprio lei minacciando il suicidio tantissime volte a casa e in strutture psichiatriche pubbliche. La psichiatria, quella dei primariati, quella che non sbaglia diceva che era solo un banale modo per attirare l'attenzione. La madre di Viola ha supplicato di non essere lasciata sola; ha supplicato medici e tribunali di aiutare la bambina, poi diventata adolescente. Ha chiesto aiuto persino a noi che ci siamo subito preoccupati e attivati con direttori generali dell'azienda sanitaria friulana, con psichiatri e psicologi, con avvocati e giudici. Nessuno ha mai fatto nulla, quindi neppure noi. Viola, non solo è stata lasciata sola ma è stata anche oggetto di prevaricazioni nelle strutture in cui veniva rinchiusa. Un sistema psichiatrico che ti lascia girare solo per la città, che abbandona a se stessa la famiglia della persona malata, ma che chiude a chiave in pseudo stanze ospedaliere i propri pazienti imbottiti di farmaci. Così, questa mattina la giovane madre di Viola ci ha inviato un messaggio che mai avremmo voluto leggere e che ci ha raggelato e fatti sentire, in parte, colpevoli. Un messaggio tanto breve quanto terribile, scritto a lettere maiuscole: "E' MORTA MIA FIGLIA; SI E' BUTTATA DAL QUINTO PIANO". Non è la prima volta che un simile dramma si consuma e non è neppure l'ultima ma le sole vite che cambiano irrimediabilmente sono quelle dei genitori e dei fratelli delle vittime, mai dei responsabili.