Considerato oggi un pericoloso contestatore per aver cercato di consegnare una statuetta con un topolino al direttore del Messaggero Veneto, il 77enne Aldevis Tibaldi, presidente del Comitato per la vita del Friuli rurale, era solito organizzatre referendum e banchetti con l'allora sindaco di Rivignano Teor, Mario Anzil (vedi foto).
"Apprezzo molto la passione di Aldevis Tibaldi per il territorio e l'impegno quotidiano per la sua salvaguardia. Un affetto che ha saputo riportare a mezzo scritto con uno stile graffiante, incisivo e ironico e che può essere elemento fondante per la vita di ogni cittadino e per l'operato di ogni amministratore".
Con queste parole l'attuale vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Cultura Mario Anzil è intervenuto alcuni mesi fa, nella sala Tessitori del palazzo del Consiglio regionale a Trieste, alla presentazione del libro di Aldevis Tibaldi "L'isola infelice. Viaggio alla fine del mondo nella terra violata dagli abusi e dalla rassegnazione... ma non solo". Il vicegovernatore osservò come ogni decisione amministrativa dovesse essere dettata dalla "contezza di quanto avvenuto in passato, al fine di riuscire a interpretare il presente e gettare le basi per il futuro. Su quest'ultimo aspetto - affermò Anzil - il confronto con gli esperti e l'ascolto di più opinioni è spesso utile per avere una visione più completa e approfondita, specialmente su materie di particolare complessità, e per indirizzare nel verso giusto la visione futura". Fa specie averlo sentito dire, in risposta all’ex amico Tibaldi, che prima o poi “Qualche delusione la avrebbe dovuta dare ad Aldevis”. E proseguì il vice presidente, parlando a una sala attonita, come non ci si potesse ancorare solo ed esclusivamente all’affetto di un Friuli rurale e che un amministratore dovesse prendere delle decisioni, la cui bontà si sarebbe svelata solo in un prossimo futuro, essendosi affidati ai tecnici, denunciando la sua non conoscenza puntuale sull’acciaieria. Peccato che l’autore del libro, presentando il dott. Anzil, ricordò come lo stesso avesse fatto l’ultima campagna elettorale “contro” l’insediamento in laguna dell’acciaieria voluta da Benedetti e Metinvest. Stesso silenzio assordante e irriconoscente il vice governatore Mario Anzil lo ha tenuto nelle giornate di ieri ad oggi dopo il duro attacco della redazione del Messaggero Veneto contro il comportamento di Tibaldi nei confronti di Paolo Mosanghini.