L'assessore regionale alle Autonomie Locali Pierpaolo Roberti ha incontrato ieri mattina il commissario del Comune di Grado Augusto Viola, dirigente regionale apicale e fino a poche settimane fa ai vertici dell'Edr di Udine. La sua nomina è stata resa necessaria a seguito dello scioglimento del consiglio comunale. "Questo incontro testimonia la vicinanza della Regione al Comune di Grado e al commissario Viola, il quale è stato nominato in virtù della competenza e della consolidata esperienza acquisita nel suo percorso professionale all'interno della pubblica amministrazione" ha dichiarato l’assessore Roberti, leghista, esponente della Lista Fedriga e presidente della neo associazione politica "Un altro passo". Rivolgendosi alla componente dirigenziale dei dipendenti del Comune presente all'incontro, Roberti, candidato sindaco in pectore, assieme ad Alessia Rosolen, per il dopo Dipiazza a Trieste, ha ricordato come questa del commissariamento non sia un novità per Grado visti i precedenti storici. "Si tratta - ha concluso - di una fase che vedrà la sua conclusione con le elezioni amministrative della prossima primavera. Nel frattempo, da parte della Regione, c’è la massima fiducia nel commissario e in tutto il personale del Comune di Grado, ribadendo la piena disponibilità affinché la preparazione della prossima stagione estiva avvenga al meglio per confermare gli ottimi risultati registrati in questi ultimi due anni". Roberti, tuttavia, non ha ricordato come il sindaco Claudio Kovatsch, appena sfiduciato da Fratelli di Italia e decaduto, fosse espressione di una maggioranza di centrodestra identica a quella che governa la Regione e che il nome del primo cittadino fosse stato scelto dal portavoce del governatore Fedriga, Edoardo Petiziol. Fatto piuttosto anomalo, quindi, che una regione con a capo un leghista e con un vice presidente della regione patriota (Mario Anzil) non sia stato in grado di lasciare senza sindaco un piccolo Comune governato dal centrodestra e con un coordinatore regionale di Fdi, Walter Rizetto, presidente della Commissione Lavoro alla Camera dei Deputati. E che dire del sottosegretario alle Finanze Sandra Savino di Forza Italia o dell'assessore regionale al Turismo Sergio Emidio Bini che non sono riusciti a fare da pompieri fra il sindaco e un manipolo di ambiziosi consiglieri comunali?