Da un paio di mesi il Corsaro della Sera sta portando avanti alcune delicate inchieste che hanno visto toccare ambienti da sempre molto discussi. Abbiamo raccolto materiale, fotografie, documenti e testimonianze sullo smaltimento dei rifiuti in Friuli Venezia Giulia e Veneto, sul sistema delle aste giudiziarie e sugli istituti delegati alle vendite degli immobili per conto dei Tribunali, sui maxi appalti di ristorazione e personale medico negli enti sanitari e sugli eccellenti rapporti fra capofamiglia Rom e dirigenti pubblici. Che le nostre domande e le incursioni dei nostri fotografi non fossero state gradite ci era apparso subito scontato e chiaro ma nei giorni scorsi abbiamo trovato nella cassetta della posta una lettera anonima dal contenuto altamente minaccioso (vedi foto). Non è la prima volta che accade qualcosa del genere tanto è vero che in passato ci siamo recati a depositare regolare denuncia contro ignoti presso la Caserma dei Carabinieri di viale Trieste a Udine ma in seguito non abbiamo ricevuto più chiamate o aggiornamenti dagli inquirenti. E' una coincidenza che in questo stesso perido due ufficiali della Guardia di Finanza, che stavano indagando su alcuni politici, siano stati trasferiti fuori regione e che alcuni faldoni depositati nelle Procure, a detta degli stessi inquirenti, siano da tempo ancora chiusi?