Basta osservare la fotografia postata sul proprio profilo Facebook lo scorso anno per capire che il candidato alla segreteria regionale del Pd, Caterina Conti, è fuori dal mondo. Una fantastica foto di gruppo assieme agli storici consiglieri regionali Roberto Cosolini e Cristiano Shaurli vicino alla senatrice Tatjana Rojc: sullo sfondo una bandiera rossa con falce e martello. Politici profumatamente stipendiati dalla Regione Fvg e dal Parlamento che parlano ancora di comunismo. E che dire della rivoluzionaria Caterina Conti tanto attiva sui social a schierarsi con i poveri e i disoccupati e poi collaboratrice retribuita del senatore Carlo Pegorer per quattro anni? Responsabile del Pd per le politiche dell'immigrazione e dell'integrazione nel 2016 con un master di primo livello in insegnamento dell'italiano agli stranieri conseguito nel 2019. Così utilizza la sua pagina Facebook per annunciare la sua candidatura alla segreteria regionale del Pd con uno slogan trito e ritrito, tipico di quella sinistra che ha perso il voto anche dei suoi militanti storici: "In Friuli Venezia Giulia sono ormai tanti i segnali di una situazione di sofferenza sociale e umana, crescente e preoccupante. Si accentua la #povertà tra i lavoratori, i pensionati e le famiglie, il ceto medio sente a rischio le sue certezze, manca la prospettiva di un miglioramento delle condizioni di vita. Angosciosa è la #solitudine degli anziani e dei più deboli, si riducono le opportunità per i giovani e le donne. Aggrava il clima l’attuale grave crisi migratoria che la destra ha scelto di non governare".