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"SENZA PAROLE": IL NUOVO MENSILE FRIULANO SBARCA A CODROIPO

IL COMITATO NO ACCIAIERIA TEME MAZZETTE ROMANE E RIZZETTO (FDI) MINACCIA QUERELA

Mentre un manipolo di eletti di Fratelli di Italia, da 10mila euro al mese, ieri pomeriggio alle ore 18.30, si ritrovava al bar delle Frecce Tricolori di Lignano Pineta, oltre 100 persone contestava nello stesso luogo la costruzione di un'acciaieria a San Giorgio di Nogaro. Il contrasto come si vede dalla foto che pubblichiamo (vedi immagine) era evidente fra quanti affannati urlavano sotto il sole "via, via l'acciaieria" e quanti comodamente seduti all'ombra del bar della spiaggia si autocelebravano. Paolo De Toni ha spiegato che mentre a Trieste è stata demolita Servola, a San Giorgio di Nogaro la giunta regionale non ha dimostrato la stessa sensibilità per l'ambiente; fra i presenti Giorgio Mila, Rachele Di Luca, Katia Odorico e Gianpaolo Stel. Come ormai noto, il solo politico del centrodestra che abbia dimostrato di avere le palle è stato il sindaco di Lignano Sabbiadoro, Laura Giorgi: una donna. "La posizione dell'amministrazione comunale di Lignano è chiara - ha dichiarato - un'acciaieria provocherebbe un danno di immagine e alla tutela dell'ambiente e del territorio che affosserebbe il turismo. Per quanto mi è dato sapere non c'è ancora la nomina di alcun Commissario". Diversi degli eletti fra i patrioti presenti all'aperitivo erano stati eletti per aver garantito al territorio la loro avversità al progetto dell'acciaieria; oggi la cosa sembra lasciare loro quasi indifferenti. E' il caso del vice governatore Mario Anzil che dopo essere stato criticato per la sua assenza in questa battaglia e per la mancanza di "palle" nel battere i pugni sul tavolo ha preferito abbandonare i manifestanti. Chi invece per l'ennesima volta annuncia querela (al Perbenista ne ha fatte già due per aver riportato la sua passione per la squadra di basket udinese e la sua amicizia con Marzio Giau) è il coordinatore regionale di Fdi, Walter Rizzetto, già parlamentare al primo mandato con il Movimento 5 Stelle. Rizzetto scrive sul suo profilo Facebook: "Piccola nota a margine: era presente un comitato “no acciaieria”. Ho ascoltato buona parte del ragionamento confuso del loro portavoce, che non conosco. Giustamente hanno detto la loro sino a quando, lo sconclusionato relatore ha parlato pubblicamente di compravendita della politica e di tangenti. Domani stesso valuterò, al netto della loro protesta legittima, le azioni da compiere nei confronti di frasi buttate lì e particolarmente gravi. Se ci fosse qualcun altro con un poco di senno a voler parlare con noi, ebbene, siamo a disposizione. Ma per parlare di certi argomenti o hai le prove oppure le prove te le chiedo io, a breve. Poi vediamo di che tangenti e compravendita si tratta. I comitati sui territori sono un valore, essere rappresentati da cotanto portavoce è decisamente screditante". Il Perbenista ha parlato con alcuni dei presenti alla manifestazione e, confermando l'accenno all'accusa di tangenti romane, dichiarano con altrettanta certezza che nessuno dei portavoce del comitato No Acciaieria ha mai pronunciato alcun nome di politici nazionali. Viene da domandarsi, allora, per quale motivo Rizzetto abbia avuto una reazione così scomposta e minacciosa. Non stupisce, invece, che una manifestazione così imponente per la tutela dell'ambiente sia passata in totale silenzio sulla stampa locale in procinto di essere acquistata dal re dell'acciaio.

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