Notizie flash
"SENZA PAROLE": IL NUOVO MENSILE FRIULANO SBARCA A CODROIPO

DOPO VENT'ANNI DI INCHIESTE CI ATTENDE UN NUOVO IMPEGNO

Siamo partiti nel lontano 2007 e solo pochi mesi dopo uscimmo con il nostro primo grande scoop che mise sottosopra la borghesia udinese. Prima la convention di Forza Italia, poi la cena, poi un piccante dopo-cena: per un esponente nazionale del partito, garantita la compagnia di prostitute nella camera dell'hotel. Italiane, brasiliane, dell'Est, anche tre in una notte. Per questo, tre noti professionisti udinesi finirono sotto inchiesta indagati per l'ipotesi di favoreggiamento della prostituzione. L'indagine scattò in seguito a un'intercettazione telefonica alla quale seguirono gli accertamenti da parte del sostituto procuratore di Trieste Raffaele Tito. Vennero così indagati un ricchissimo imprenditore, uno dei suoi consulenti legali e l'albergatore, titolare dell'hotel Là di Moret, quattro stelle alla periferia nord di Udine. Chiesero tutti di patteggiare la pena dopo essere stati interrogati e evitando di far emergere il nome del noto politico nazionale di Forza Italia fruitore di prostitute e viagra. Fu bufera, a Udine, sui vertici regionali del partito di Silvio Berlusconi. Ma nessuno commentò, perlomeno ad alta voce, nessuno intervenne se non per ribadire la linea ufficiale: si tratta di fatti privati, nulla che riguardi la politica, né tantomeno il partito. Secondo la ricostruzione dell'accusa, l'imprenditore finanziava le prostitute, l'avvocato le procurava anticipandone il pagamento, anche su siti Internet, l'albergatore consentiva che gli incontri avvenissero nel suo locale. Si contestarono almeno cinque notti calde nel periodo compreso fra il novembre 2007 e la fine di marzo 2008, in piena campagna elettorale. Così, mentre un senatore azzurro friulano si preoccupava di mettere tutto a tacere sulla stampa locale, Il Perbenista seguì la vicenda dal primo all'ultimo giorno e, per questo, venne rinviato a giudizio per diffamazione dal magistrato Viviana Del Tedesco; la causa si concluse dopo vari anni con l'assoluzione del blogger. Oggi il Friuli Venezia Giulia sta vivendo una stagione fra le più torbide della seconda repubblica e sono le stesse forze dell'ordine a denunciare l'incredibile immobilità delle varie Procure. A noi non resta che ringraziare l'amico e avvocato Andrea Castiglione che per quasi vent'anni ci ha difeso e fatto assolvere dalle varie querele di politici poi regolarmente coinvolti nelle identiche vicende da noi denunciate. Ringraziamo anche i tanti lettori che ci hanno seguito e confortato e quella parte di magistrati, maggioritaria, che ha sempre fatto onore alla sua categoria. Adesso, un nuovo ambizioso progetto ci attende. Indipendenti, irreverenti e stupefacenti.

Video