"Apprezzo molto la passione di Aldevis Tibaldi per il territorio e l'impegno quotidiano per la sua salvaguardia. Un affetto che ha saputo riportare a mezzo scritto con uno stile graffiante, incisivo e ironico e che può essere elemento fondante per la vita di ogni cittadino e per l'operato di ogni amministratore".
Con queste parole il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Cultura Mario Anzil è intervenuto oggi, nella sala Tessitori del palazzo del Consiglio regionale a Trieste, alla presentazione del libro di Aldevis Tibaldi "L'isola infelice. Viaggio alla fine del mondo nella terra violata dagli abusi e dalla rassegnazione... ma non solo". L'evento è stato organizzato dalla biblioteca del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia "Livio Paladin". Il vicegovernatore ha osservato come ogni decisione amministrativa debba essere dettata dalla "contezza di quanto avvenuto in passato, al fine di riuscire a interpretare il presente e gettare le basi per il futuro. Su quest'ultimo aspetto - ha affermato Anzil - il confronto con gli esperti e l'ascolto di più opinioni è spesso utile per avere una visione più completa e approfondita, specialmente su materie di particolare complessità, e per indirizzare nel verso giusto la visione futura". Fa specie averlo sentito dire, in risposta all’amico Tibaldi, che prima o poi “Qualche delusione la dovrà dare ad Aldevis”. E prosegue il vice presidente, parlando a una sala attonita, come non ci si possa ancorare solo ed esclusivamente all’affetto di un Friuli rurale e che un amministratore deve prendere delle decisioni, la cui bontà sarà svelata solo in un prossimo futuro, essendosi affidati ai tecnici, denunciando la sua non conoscenza puntuale sull’acciaieria. Peccato che l’autore del libro, presentando il dott. Anzil, ricordava come lo stesso abbia fatto l’ultima campagna elettorale “contro” l’insediamento in laguna dell’acciaieria a targa Benedetti e Metilvest.