Che il Corsaro della Sera sarebbe stato un giornale antisistema e scomodo per vari politici e imprenditori lo si era capito fin dal primo giorno. Non è un caso se un assessore regionale aveva chiesto di poterlo controllare in cambio della sopravvivenza della testata. Ma chi sono i peggiori avversari della stampa libera? Sono certi principi del foro o meglio certi fori dei principi. "Se la gente non viene a sapere nulla, tutto può essere lecito": è questo il teorema che per anni è passato fra i grandi lobbisti del Nord Est. E se qualche giornale o blogger denuncia qualcosa o qualcuno, la prima regola è querelare in cambio di pietre tombali, ossia del silenzio eterno. Che certi grossi imprenditori o avvocati abbiano stretti rapporti di amicizia con qualche magistrato è fisiologico ma certamente non opportuno visto che la maggioranza dei giudici crede fermamente nella giustizia e nell'etica della propria professione. Accade che una grande azienda sentendosi minacciata dalla concorrenza arruoli un legale per sottoporre a dei veri e propri interrogatori decine di lavoratori pubblici grazie all'aiuto di un sindacalista arrivando a decidere quale pubblico dipendente far licenziare o promuovere. Accade persino che il risultato di questi interrogatori venga utilizzato in modo arbitrario fra poche persone come merce di scambio evitando che la gente ne sappia l'esito. Succede che diventi prassi mentire in parlamento, in consiglio regionale e persino nelle aule dei tribunali. Succede che lo Stato da anni perseguiti le piccole partite iva tramite il redditometro e lo spesometro, ossia tramite dispositivi attraverso cui l’Agenzia delle Entrate effettua i controlli sulle capacità economiche dei contribuenti, ma non si accorga dell'assurdità di taluni resoconti elettorali; come spiega un tributarista è sufficiente incrociare le spese di certi candidati con gli incassi di tipografie e ristoranti del collegio. Venerdì 21 luglio in tutte le edicole del Friuli Venezia Giulia, il periodico più indipendente, irriverente e stupefacente del Nord Est, che presto approderà anche in Veneto.