La nube color mogano che da mesi copre il cielo di San Giorgio di Nogaro si estende ed arriva anche a San Vito al Tagliamento. Improvvisamente l'aria non è più limpida e tante cose non appaiono più chiare. Dopo mesi di interrogatori e dichiarazioni spontanee rilasciate da un gruppo di persone che erano stati assoldati per impedire la prosecuzione dei lavori di ampliamento della multinazionale, tutto si ferma. Nel frattempo viene licenziato un alto funzionario di Ambiente e Servizi, reo di far parte di questo disegno criminoso, in qualche modo pilotato da imprenditori di primo piano. Gli organi inquirenti arrivano a dei risultati inquietenti che potrebbero far scoppiare un nuovo scandalo in Friuli Venezia Giulia, coinvolgendo imprenditori, istituzioni e vari liberi professionisti. Un resoconto dettagliato sui fatti giunge sul tavolo dei vertici del Consorzio Ponterosso con la raccomandazione di tenere nascosto il contenuto della missiva. Un accordo che va oltre il consentito fra legali e organi inquirenti e la cui divulgazione terrorizza qualcuno al punto da rassegnare le dimissioni se non ottiene le garanzie richieste. A sapere tutto sono anche i sindacati che, inizialmente coinvolti per smascherare delle manovre poco lecite ora vengono tenute all'oscuro sui cambi di strategie. Insomma, siamo solo a metà luglio e l'estate rischia di diventare più bollente del previsto.