Mancano, probabilmente, pochi giorni alla firma del preaccordo e Messaggero Veneto e Piccolo cambieranno proprietà ritrovandosi un gruppo editoriale totalmente Veneto e guidato dall'imprenditore Enrico Marchi, presidente del Gruppo Banca Finint, controllato da Finanziaria Internazionale Holding, e della Save, l'aeroporto veneziano.Vice presidente e braccio destro di Marchi è Giovanni Perissinotto, ex amministratore delegato del Gruppo Generali con una liquidazione record di 10,7 milioni di euro. Ed è stato proprio a Giovanni Perissinotto che i vertici della Regione Fvg poche settimane fa proposero la guida di Autostrade Alto Adriatico incassando un secco rifiuto che portò Fedriga a rivolgersi all'avvocato Gabriele Fava, un preparato giuslavorista ma, di fatto, nel contesto generale del triveneto un perfetto sconosciuto, soprattutto fra i suoi colleghi. Torniamo quindi ai quotidiani locali: ci si chiede per quale ragione siano state archiviate dopo poche battute le argomentazioni che hanno portato vari gruppi consigliari a chiedere le dimissioni di un assessore per una lunga serie di incompatibilità e come mai nonostante il momento di grande criticità che sta attraversando la sanità regionale si è preferito dar spazio alla manifestazione romana della Cgil a cui hanno preso parte un gruppo di lavoratori e pensionati. Per contro, ci sono ben due paginoni dedicati alle lezioni organizzate dalla Protezione Civile per i bambini, dai 10 ai 16 anni, delle scuole (fra cui come preparare lo zainetto). Due pagine in cui il nome dell'assessore Riccardi viene ripetuto varie volte, persino nell'occhiello, assieme all'immancabile fotografia. Ma chi monitora le continue e spesso inutili spese pubblicitarie della Regione Fvg sugli organi di stampa che alla fine sono sempre i soliti due? Pubblicità pagata con i soldi della Regione Fvg e quindi con i soldi di tutti i cittadini anche di chi non arriva a fine mese. Nell'edizione odiena ci sono ben 7 pubblicità commissionate dalla Regione Fvg, di cui quattro paginate (vedi foto) intere di fatto identiche, con i loghi REGIONE FVG, ECO FVG e IO SONO FRIULI VENEZIA GIULIA con il brand "Verso una Regione sostenibile" ma senza alcuna comunicazione utile che giustifichi tale spese. E questo è quanto accade quotidianamente. Ad aggravare il tutto, il fatto che poche settimane fa un noto assessore regionale dichiarò al direttore del Corsaro della Sera, alla presenza di un testimone, che il periodico non avrebbe mai avuto alcuna pubblicità istituzionale dalla Regione Fvg fino a quando avrebbe mantenuto una linea critica nei suoi confronti; ma fece anche di peggio, affermando che avrebbe fatto si che nessun imprenditore privato si sarebbe messo contro il suo diktat. Ci domandiamo di quanto calerebbe il bilancio annuale dei quotidiani locali sottraendo tutte le entrate frutto di costanti paginoni pubblicitarie della Regione Fvg e di enti pubblici collegati.