La sinistra udinese ha iniziato il dibattito intorno alla riorganizzazione dell’amministrazione decentrata che a breve sarà in discussione in Consiglio comunale. “E’ importante superare il sistema dei consigli di quartiere che nulla hanno prodotto nella passata consiliatura” hanno dichiarato Anna Manfredi e Andrea Sandra, i portavoce di Udine Sinistra Unita “e immaginare un modello che dia più autonomia e voce ai cittadini. Più partecipazione, insomma”. E' questo il frutto di un incontro che si è tenuto ieri sera e che ha visto di fatto un ricompattamento di quell'area di sinistra, compreso Open, Possibile e Rifondazione Comunista, che si era divisa al primo turno alle recenti amministrative. Quel che è certo, data la frequente presenza di Furio Honsell (Open) e il mancato invito a Serena Pellegrino (AVS) è che la Sinistra Italiana dopo aver eletto un consigliere regionale si è ritrovata totalmente isolata e assente a Palazzo D'Aronco. Non è un mistero, infatti, che i rapporti fra Serena Pellegrino (AVS) e Furio Honsell (Open) siano piuttosto freddi e che anche una discreta frangia di iscritti di Sinistra Italiana, capitanata da Andrea Sandra e molto vicina a Andrea Di Lenardo e Arianna Facchini, guarda più volentieri a Massimiliano Pozzo che ai vertici locali di Fratoianni. L'accusa più frequente mossa a Serena Pellegrino è quella di "eccessivo protagonismo e desiderio di apparire tramite continui post e comunicati del suo collaboratore politico".