Il Corsaro della Sera, a breve, sbarcherà anche nelle località minori pronto a predare la casta dei capi correnti. Non è un mistero che sebbene nei paesi quasi tutte le coalizioni nascondano i propri simboli nazionali per mascherarsi con liste civiche più o meno datate, a sedersi ai tavoli delle trattative siano sempre gli stessi segretari di partito. Anzi adesso ancora di più. Ma il modo di intendere la politica da parte degli elettori non è più quello dei politici navigati pronti a tessere alleanze di comodo pur di garantirsi un seggio regionale. Il primo Vietnam, Fratelli di Italia lo troverà a Rivignano Teor, dove il sindaco uscente Mario Anzil, oggi vice presidente della Regione Fvg ha lasciato molti elettori delusi da promesse non realizzate. Lo stesso disagio i patrioti lo vivono nel capoluogo del Medio Friuli, Codroipo, dove non si vota ma senza dubbio si ragiona sui comuni contermini. Un altro punto interrogativo sarà a Fagagna dove il centrodestra parrebbe intenzionato a ricandidare Giuseppe Monaco, fedelissimo della Lista Fedriga, ma si troverà contrapposto il leghista doc Alex Cecone e l'ex consigliere regionale di Fdi Leonardo Barberio che se dovesse restare fuori dal Palazzo potrebbe mirare alla poltrona di primo cittadino con l'aiuto della lista della moglie; a centrosinistra in pista il vice sindaco Sandro Bello e l'assessore Zannier, entrambi del Pd. Chi conosce Gianluigi D'Orlandi scommette sul suo appoggio a Monaco. A Corno di Rosazzo, dove Daniele Moschioni potrebbe candidarsi per la terza volta, probabilmente correrà il vice Maurizio D'Osualdo visto il campo vuoto lasciato dal centrosinistra. Partita più interessante a Povoletto dove ci sarà la sfida tutta interna a Progetto Fvg: Bini contro Saro. Il sindaco uscente Giuliano Castenetto, oggi esponente di Italia Viva/Terzo Polo potrebbe correre con il sostegno di una civica e del Pd, mentre il centrodestra avrebbe due ex leghisti transitati, grazie a Leonardo Barberio, in Fdi: Claudio Floran e Luca Cornelio. Gran cerimoniere del centrodestra di Povoletto è lo storico leader Udc, Angelo Compagnon. Giunto al termine del secondo mandato, Andrea Pozzo, a Pasian di Prato dovrà scegliere il suo successore che molto probabilmente sarà un moderato. Azzerata la forza di Fdi dopo il doppio tonfo, politico e mediatico, di Marzio Giau, la Lega si troverebbe con due scelte: Lorenzo Tosolini, lista Fedriga e Ivan Del Forno, braccio destro di Barbara Zilli. Non si esclude una ricandidatura di Marco Quai vicino a Ferruccio Saro e alla leghista Marilena Domini. Alle politiche l'elettorato vota in massa centrodestra ma alle amministrative predilige il centrosinistra a Sesto Al Reghena: qui nonostante le ambizioni di un ritorno alla poltrona di primo cittadino dell'ex sindaco e consigliere regionale Daniele Gerolin, sembra favorito il reggente Andrea Nonis che gareggerebbe contro uno dei tre leghisti dell'opposizione. Guerra intestina a Colloredo di Monte Albano dove l'amatissimo sindaco Luca Ovan, deluso dalla mancanza di personale e di mezzi parrebbe non intenzionato a correre per la terza volta; a demotivare Luca Ovan anche la battaglia all'interno della maggioranza sul porta a porta a causa della quale l'assessore Antonio Rigo è passato con altri due consiglieri all'opposizione. Fedele a Ovan, invce, Renza Baiutti, sorella del sindaco di Tricesimo Giorgio Baiutti e moglie dell'ex consigliere regionale socialista Enrico Bulfone. A Pasiano di Pordenone, uscente al secondo mandato, è il sindaco di centrodestra Edi Piccinin, apparentemente privo di tessera di partito; a raccogliere il testimone potrebbe essere il leghista Federico Zandonà oppure la patriota Marta Amadio, entrambi giovani assessori e stimati. Nessun segno di vita politica a centrosinistra. Intanto il 23 giugno, Il Corsaro della Sera, torna in edicola con un'inchiesta che potrebbe nuovamente far tornare a tremare il Palazzo della Regione e a svegliare dal torpore l'opposizione troppo spesso silente.