Mentre i due eletti del Terzo Polo, a Udine, divorziano il giorno del primo consiglio comunale e nel Pd, il segretario uscente Vincenzo Martines, lascia fuori dalla giunta la votatissima Anna Paola Peratoner, per far posto al legale di Cinzia Del Torre, Rosi Toffano, la Sinistra ritrova una sua unità e si ricompatta, dopo la divisione in casa del primo turno. Così, ieri sera, Andrea Sandra ha riunito le varie componenti della sinistra udinese, facendo sedere allo stesso tavolo Andrea Di Lenardo, capogruppo in consiglio comunale di Alleanza Verdi Sinistra Possibile (eletto assieme all'assessore alle pari opportunità Arianna Facchini), il consigliere regionale di Open Furio Honsell, Anna Manfredi di Rifondazione Comunista, Kofi Bonsu di Sinistra Italiana e Umberto Marin di Time for Africa oltri ai vari candidati della lista delle recenti amministrative udinesi. Andrea Sandra ha spiegato che essere veramente di sinistra vuol dire porre al centro dell'azione e del programma la comunità e non il singolo individuo, contrastando ogni privilegio e discriminazione che possa creare disuguaglianze sociali. Due le priorità chiave: solidarietà e ambiente. Il Pd, prosegue Andrea Sandra di Sinistra Unita, da quando è stata eletta segretario nazionale Elly Schlein, ha intrapreso un percorso in direzione di questi valori che lo rendono un alleato molto più vicino alle nostre istanze. Andrea Sandra anticipa che Sinistra Unita e quanti seggono al tavolo faranno tutto il possibile affinchè il sindaco Alberto Felice De Toni conceda il patrocinio del Comune di Udine al prossimo Gay Pride che si terrà in Friuli. "A Pordenone - spiega - il sindaco Alessandro Ciriani (Fdi) non lo ha concesso perchè appartiene ad un partito che non è vicino a livello istituzionale alle rivendicazioni degli organizzatori del Gay Pride, anche se in Fdi esiste qualche politico omosessuale (ma si tratta di scelte solo personali, spesso taciute). La chiacchierata si conclude con una inattesa presa di distanze dalla consigliera comunale Anna Paola Peratoner, componente del direttivo nazionale della Schlein: "La Peratoner ha preso molti voti ma non condivido la sua uscita piena di veemenza in consiglio comunale contro il sindaco. Se De Toni e i partiti con cui il primo cittadino si è confrontato hanno ritenuto di non inserirla in giunta avranno fatto certamente una scelta ponderata. Ci tengo invece a esprimere tutta la mia soddisfazione per la delega alle pari opportunità che il sindaco ha voluto affidare ad Arianna Facchini".