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"SENZA PAROLE": IL NUOVO MENSILE FRIULANO SBARCA A CODROIPO

FONTANINI CANDIDA ESTER SORAMEL (LISTA BERTOSSI) IN FDI, DOPO 5 ANNI DI INSULTI

Fino a poche settimane fa, Ester Soramel, braccio destro di Enrico Bertossi, ha riempito di insulti e prese in giro l'intera giunta Fontanini. Basta dare una rapida occhiata al profilo Facebook della Soramel (vedi foto) per vedere il lungo elenco di offese rivolte al pensionato plurivitaliziato e alle forze politiche di centrodestra che lo sostenevano. Adesso si apprende che Ester Soramel sarà candidata in Fdi a sostegno proprio di Pietro Fontanini come se nulla fosse. Ma dove è la dignità di un uomo che vuole fare il sindaco di Udine e la coerenza di una forza politica come Fdi che imbarca amministratori e politici fino a poco prima in forza alle sinistre? Leggete qui di seguito solo alcune delle "Soramel - Esternazioni".
18 DICEMBRE 2022 - Quindi per le elezioni regionali Lega-Fedriga presidente, mentre per le comunali Lega-Fontanini sindaco, Salvini omissis in entrambi i simboli, preludio della sua auspicata rottamazione.
Non so se a Udine questa scelta andrà tanto bene al sindic.
Nel 2018 si è ben nascosto dietro a Fedriga e Salvini, tant'è che un numero imbarazzante di elettori alle comunali ha messo la croce sulla Lega e scritto vicino, appunto, Salvini o Fedriga.
Per le elezioni del 2023 accadrà la stessa cosa, nel senso che la campagna elettorale di Fontanini si baserà sull'invocazione di Fedriga, sul millantare vagonate di soldi che arriveranno da Roma perché c'è Salvini al ministero delle infrastrutture (il quale, però, è concentrato più sul ponte sullo stretto di Messina che su Udine2050) e sull'ostensione della gigantografia della Meloni.
Se però sulla scheda ci sarà scritto 'Lega-Fontanini sindaco' allora sarà chiaro che se si mette la croce lì, il voto va proprio a quello che ha definito Udine città della morte, poi ingrata, quello che il logo 'Io sono FVG' proprio gli fa schifo, quello che ha dato la colpa di ogni insuccesso a Roma, Trieste, al Questore, all''università, agli uffici, alla 'sua' squadra non di pregio.
Un simbolo è solo un simbolo.
Sono le persone che fanno la differenza.
17 DICEMBRE 2022 - Fontanini si riconferma non solo come il 'sindaco non di tutti', ma come il sindaco a sua insaputa.
All'alba della sua nuova campagna elettorale, si ricorda dei consigli di quartiere e va a cena con i presidenti, tutti politicamente schierati a suo favore tanto che uno è addirittura segretario cittadino di Identità Civica, la stessa lista del vice e soprattutto la stessa lista dell'assessore al decentramento, quello che per tutto il suo mandato è stato un ectoplasma.
E infatti dinanzi alle critiche (fin troppo blande) il sindic che fa? Scarica la colpa sugli assessori che non ascoltano!
Ma certo, non è mai colpa sua, perché nella personale interpretazione del ruolo di primo cittadino, a lui compete solo tagliare nastri, il lavoro tocca agli altri.
Grave che il sindaco dimentichi che per regolamento, proprio quello 'fortemente voluto' (copyright by ufficio stampa di Fontanini) dal centrodestra, la nomina e sostituzione dei consiglieri competa a lui e che lui si è dimenticato per mesi di sostituire i tanti consiglieri dimissionari che doveva cambiare in 30gg e che non si sia accorto che in un consiglio manchi presidente e vice da quasi 2 anni!
La verità è che non ha fallito solo Falcone: sono i consigli di quartiere, per come concepiti e come (mal)trattati da questo autoreferenziale centrodestra, sindaco in primis, ad essersi rivelati fallimentari.
Vanno completamente riformati, ma per farlo ci vogliono amministratori che hanno a cuore Udine, non il loro tornaconto elettorale e la smania di apparire.
Per parafrasare il noto capolavoro di Da Vinci, speriamo sia l'ultima cena.
28 NOVEMBRE 2022 - Ma anche voi dopo l'annuncio della ricandidatura di Fontanini avvertite quella strana sensazione di deja-vu? Avendo visto come va a finire il film, cioè male, non sarebbe il caso di cambiare e andare avanti, anziché tornare indietro?
27 NOVEMBRE 2022 -
In continuità con la campagna elettorale del 2018, Fontanini incomincia la nuova con la prima balla: a dargli fiducia NON è il 52% dei cittadini, ma il 52% degli 809 intervistati nel sondaggio commissionato dalla Lega per risolvere la sua gaffe ("Udine ingrata") e i suoi psicodrammi dettati dal fatto che il suo partito non gli ha dato nessun'altra poltrona costringendolo a ricandidarsi.
Ieri abbiamo avuto un'anteprima del 2023, che sarà sempre la fotocopia del 2018: il sindic esporrà come paraventi Salvini (ma non aveva detto di preferire Giorgetti?) e Fedriga, lui si nasconderà dietro, lasciando che gli altri lavorino per lui, così da scaricare su di loro la colpa se andrà male, come ha fatto con la 'sua' maggioranza giudicata 'non di pregio', tant'è che farà la sua lista.
Il masochismo del centrodestra udinese ha davvero raggiunto un livello estremo: nonostante le umiliazioni, piega ancora la testa all'unico 'ingrato'.
27 NOVEMBRE 2022 -
Indelebili rimarranno nei miei ricordi le dichiarazioni rese da consigliere, consiglieri, assessore e assessori di maggioranza udinesi quando nel 2019 bocciarono la mozione di sentimento a favore della pari rappresentanza di genere, tra le quali "non capisco cosa voglia dire parità di genere e pari rappresentanza".
Altrettanto indelebili rimarranno le imbarazzanti dichiarazioni di consiglieri e consigliere regionali di maggioranza nel bocciare per 3 volte l'inserimento della doppia preferenza di genere nella legge elettorale regionale, fra le quali quella di un leghista che dall'alto della sua terza media sentenziò "non sapete che esiste il libero arbitrio?".
21 NOVEMBRE 2022 -
Tradotto: 445 persone su 809 intervistati, in una città di circa 98000 persone, hanno espresso un voto favorevole sulla giunta Fontanini.
Robononis! Speriamo non sia costato tanto il sondaggione...
10 NOVEMBRE 2022 -
"Udine di notte è terra di nessuno".
Dove sono finite le promesse di quelli di #Udinesicura?
I 18 mesi chiesti da Fontanini nel 2019 per garantire la sicurezza in città sono scaduti da tempo: che fine hanno fatto i suoi sbandierati superpoteri?
A fine mandato lascia una città in una situazione peggiore di come l'ha trovata, malgrado oltre un milioni di euro spesi, armando fino ai denti pure i vigili urbani che, alla prima rissa, le hanno prese di brutto.
Relegabile a teatrino di cabaret di quart' ordine il pranzetto della giunta della scorsa settimana dal candidato di Salme' per 'mostrare vicinanza a Borgo Stazione": provino ad andare a cena o dopocena... paura eh? D'altronde il presidio della Polizia Locale chiude alle 19.30...
Adesso quello che si spacciava per supereroe invita tutti a munirsi di impianto d'allarme. Il prossimo passo quale sarà, di fare il porto d'armi e comprarsi una pistola?
Nel mentre Pordenone è la città più sicura d'Italia.

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