Il Blocco Civico non sosterrà mai la ricandidatura a sindaco del pensionato e plurivitaliziato Pietro Fontanini, pessimo amministratore che utilizza l'avvocato dell'amministrazione comunale, Giangiacomo Martinuzzi per le querele famigliari che nulla hanno a che fare con aspetti istituzionali e che lasciano presupporre un possibile danno erariale. Fontanini ha definito "Udine città della morte" e "Gli udinesi degli ingrati"; il suo gradimento personale è talmente basso da non riuscire, neppure con l'aiuto di Renzo Tondo, a costituire una lista civica del sindaco. Alberto Felice De Toni, abita a Tricesimo e l'unico legame che ha con la città di Udine è quello di essere stato uno dei tanti rettori attratto dalle sirene della politica. Durante gli anni del suo rettorato ha autorizzato il Pd a utilizzare gli spazi universitari per il congresso di partito e ha dato il patrocinio dell'Ateneo al Gay Pride friulano. Ad oggi, De Toni, appare completamente spaesato e schiacciato all'estrema sinistra tanto da essere sostenuto dal Pd della corrente di Elly Schlein, dall'ex assesore di Rifondazione Comunista Federico Pirone e dai Verdi Sinistra di Aboubakar Soumahoro, rappresentati da Andrea Di Lenardo. Qualora il Terzo Polo dimostri la stessa schiena dritta e la stessa coerenza che Ettore Rosato e Isabella De Monte hanno dimostrato con la corsa in solitaria in Regione Fvg, prendendo le distanze dalle sinistre, il Blocco Civico potrebbe sostenere una candidatura a sindaco di quest'ultima formazione politica. Udine non può e non deve essere governata da un pensionato plurivitaliziato di Campoformido e neppure da uno spaesato comunista di Tricesimo.