Le idee, si dice, camminano sulle gambe degli uomini. Purtroppo ricorrere al trucco sempre più utilizzato negli ultimi anni del brand vincente non funziona più perchè gli elettori hanno capito il gioco. Per un paio di anni gli italiani hanno votato in massa Renzi, poi hanno votato in massa Grillo, poi Salvini e adesso la Meloni. Questo perchè i partiti erano identificati con i loro leader nazionali. Ma per Fratelli di Italia le cose sono più complesse. Un partito di destra non può inventarsi una classe dirigente recuperata dai voltagabbana sul mercato (vedi foto). Come può un leghista federalista o un grillino a favore del reddito di cittadinanza o un socialista eccessivamente garantista portare avanti idee di destra? E' per questo che a Udine, dove Fdi è stata commissariata da Paolo Ciani, ex braccio destro di Ferruccio Saro in Regione Futura (movimento nato dopo la scissione da Progetto Fvg in netto contrasto con Massimiliano Fedriga) e residente a Buja, non è stato fatto neppure un iscritto. Ed è per questo che Fdi alle prossime comunali sosterrà il pensionato e plurivitaliziato di Campoformido, Pietro Fontanini, con una lista composta da scappati da casa. Partiamo dalla storia politica di Walter Rizzetto che come lui stesso ammette in passato era un militante del Fronte della Gioventù per poi tradire ogni ideale politico ed iscriversi al M5S con cui è approdato per la prima volta in Parlamento. Paolo Ciani dopo Alleanza Nazionale si è iscritto a Futuro e Libertà di Gianfranco Fini per poi passare con Sergio Emidio Bini e quindi con Ferruccio Saro. Antonio Pittioni, consigliere comunale di Fdi è stato eletto a Palazzo D'Aronco con una trentina di voti nella lista della Lega. Marco Valentini, anche lui consigliere comunale di Fdi è stato eletto, assieme a Paolo Pizzocaro, recordman di cambio casacca, in Autonomia Responsabile con Giulia Manzan e Renzo Tondo. Leonardo Barberio, consigliere regionale di Fdi è stato eletto nella Lista della Lega ed ha assunto come segretario particolare Lorenzo Bosetti, da sempre legato al duo socialista Alessandro Colautti - Renzo Tondo (con i quali fu anche consigliere comunale nella giunta Honsell). Ancora con il bouquet da sposo, fresco di matrimonio con Tommaso Cerno, grazie allo stretto rapporto fra Ferruccio Saro e Gianni Candotto, è dato come prossimo candidato al consiglio regionale per i patrioti, l'ex sindaco forzista di Cividale, Stefano Balloch.