Le ragioni del calo costante della Lega? Una fra tutti il rapporto di eterna sudditanza al socialista di Martignacco. Mancano pochi mesi al rinnovo del consiglio comunale di Martignacco, feudo di Ferruccio Saro. Ogni sabato pomeriggio Saro riceve il suo popolo alla Pizzeria Al Podere, gli altri giorni alterna l'Osteria 117 ai Sbilfs. Così, l'attuale sindaco di Martignacco, Gianluca Casali, per salire sullo scranno di primo cittadino, alcuni anni fa dovette abbandonare la Lega per passare in una civica dal sapore vagamente socialista sostenuta dal voto delle principali Pro Loco. Nel 2008 venne eletto sindaco Marco Zanor, uomo di destra che ebbe la meglio sul candidato di Saro; vice sindaco l'allora leghista Gianluca Casali. Nel 2013 Saro convinse Casali a staccarsi da Zanor ma il sindaco uscente venne riconfermato. Nel 2018 finalmente Casali con un'alleanza civica fra Saro e il Pd sconfigge il candidato del centrodestra Catia Pagnutti (Fdi) grazie alla corsa in solitaria di Massimiliano Venuti (AR, quindi correntone socialista di Renzo Tondo). Veniamo ai giorni nostri: il consigliere comunale Massimiliano Venuti passato dal Pdl a Ar e quindi approdato lo scorso anno in Lega sembra fra i papabili sfidanti di Casali nella corsa a sindaco di Martignacco ma Ferruccio Saro compie la magia. L'ex senatore e fondatore di Progetto Fvg, convince il consigliere regionale leghista Lorenzo Tosolini (ex Psi) ad impegnarsi a garantire un posto nel prossimo cda di Energia Fvg per Massimiliano Venuti così da dover abbandonare la politica attiva e lasciare campo libero ad un Casali bis. Proprio l'altra sera (vedi foto) Tosolini ha organizzato una cena padana casalinga ospitando il vice presidente del consiglio regionale Stefano Mazzolini e il consigliere comunale Massimiliano Venuti.