A indebolire la candidatura dell'ex presidente di Agemont, il padovano residente a Tricesimo, Alberto Felice De Toni, è paradossalmente proprio il suo cerchio magico di cui abbiamo già avuto modo di scrivere. De Toni si affida alla simpatia della sua mandibolona alla Ridge Forrester e ai consigli di una galassia prettamente socialista, fra cui Ferruccio Saro, Alessandro Colautti, Giuliano Castenetto, Giorgio Baiutti e Alessandro Tesolat. Così, lo stesso Enrico Bertossi, già consigliere comunale a Udine nel lontanissimo 1980, che ai recenti incontri con la delegazione comunale del Pd (Enzo Martines, Cinzia Del Torre e Enrico Leoncini) ha garantito che il suo appoggio a Alessandro Venanzi non prevederà in cambio un posto in giunta comunale, non può fare a meno di definire De Toni come un candidato in mano all'ex senatore di Martignacco. Intanto, sentito un campione significativo di edicolanti della città di Udine, si registra l'insuccesso del quotidiano diretto da Tommaso Cerno (le copie vendute in città tendono a zero). Non è casuale se Tommaso Cerno, per anni assente dalla sua città natale, oggi affida buona parte della sua visibilità all'emittente televisiva Udinese Tv, anche grazie ai buoni rapporti fra Saro e la proprietà. Tuttavia l'effetto domino colpisce ancora e i dati Auditel indicano un calo di ascolto del Canale 12, a causa nche del noioso siparietto fra Cerno e il pensionato carnico Alberto Terasso.