Nel gran marasma dei preparativi per la candidatura a sindaco del centrosinistra, oltre allo scontro interno nel Pd, fra Alessandro Venanzi e Alberto Felice De Toni, si registra anche una frantumazione della sinistra più estrema. Andrea Sandra e Anna Manfredi, entrambi portavoce di Sinistra Unita dichiarano di parlare a nome di tutte le forze della sinistra, compresa Rifondazione Comunista, Open e Sinistra Italiana, definendo l'ex senatrice Serena Pellegrino una semplice iscritta di Sinistra Italiana senza alcun titolo per sedere al tavolo delle trattative e guardano con favore ad un sostegno a De Toni piuttosto che al democratico Alessandro Venanzi. Il segretario regionale di Sinistra Italiana, Sebastiano Badin (vedi foto), interpellato nel merito, ha dichiarato che a Udine non esiste alcun comitato cittadino non essendoci un numero di iscritti sufficiente per costituirlo e non esiste neppure un coordinatore provinciale; per tale ragione, ha precisato Badin, l'unico titolato a trattare al tavolo delle amministrative udinesi e delle regionali è lui, mentre Serena Pellegrino non ricopre alcun incarico o delega a trattare. Badin, prende anche le distanze da Sinistra Unita a cui non riconosce l'autorità di sedere al tavolo delle trattative a nome di Sinistra Italiana. Intanto ieri sera nel direttivo regionale dei Cittadini, la maggioranza, fra cui i consiglieri regionali Tiziano Centis e Simona Liguori, hanno sfiduciato Bruno Malattia e Michela Del Piero. A questo punto l'apertura fatta da Michela Del Piero alla candidatura dell'ex presidente Agemont, Alberto De Toni, perde di significato e salgono le quotazioni di un sostegno dei Cittadini ad Alessandro Venanzi a cui Simona Liguori ha dato il suo appoggio.