Udine pare è ormai ad un punto di non ritorno: questa mattina il padovano Alberto Felice De Toni, residente a Tricesimo, ha presentato in Camera di Commercio il suo programma elettorale durante un convegno con l'assessore alla Smart Cuty del Comune di Padova, Margherita Crea e l'amministratore di Novia Srl e docente presso l'università di Padova, Luciano Gallo. Mentre nel centrodestra udinese non si sa ancora se il plurivitaliziato e pensionato Pieri Fontanini, residente a Campoformido, si ricandiderà oppure opterà dopo 50 anni di politica per il dovuto riposo, il coordinatore regionale di Fdi, Walter Rizzetto di Tricesimo, assieme al coordinatore provinciale Gianni Candotto di San Giorgio di Nogaro e di intesa con il consigliere regionale Leonardo Barberio di San Vito di Fagagna, hanno individuato nell'ex sariano Paolo Ciani di Buja (vedi foto), il nuovo commissario cittadino di Udine. Un vero e proprio smacco ad una città di quasi centomila abitanti che si trova Palazzo D'Aronco invasa da campagnoli, montanari e lagunari. La questione va oltre il costume e la fierezza di essere udinesi; Fontanini dovrebbe aver capito che a Udine non si parla la lingua friulana e non si passeggia con gli scarponi. A Udine ci si conosce tutti fin dalle scuole medie, poi le superiori e poi l'università o il mondo del lavoro. A Udine ognuno, più o meno praticante, ha frequentato una Parrocchia ed ha girato in qualche compagnia. A dicembre l'associazione Blocco Civico, ufficializzerà la sua discesa in campo in vista delle prossime amministrative e, come ha cercato di dare un sindaco di Buja a Buja, cercherà di dare un sindaco di Udine a Udine, ridimensionando in città il fenomeno, sempre più crescente, dell'immigrazione e dell'accoglienza di profughi, spesso causa di disordini e criminalità.