Cambia solo la disposizione sul tavolo ma le carte sono sempre le stesse. L'unica cosa certa è il desiderio di apparire e la mancanza di un progetto. Se il centrodestra a Udine è arrivato ad un binario morto con le passeggiate domenicali in solitaria per via Mercatovecchio del Sindaco Fontanini assieme alla sua consorte, il centrosinistra tenta disperatamente di mettere d'accordo il gruppo consigliare del Pd con le ali estreme della sinistra. Alessandro Venanzi è convinto da tempo di aver diritto a fare il candidato sindaco e invece che preoccuparsi di trovare un lavoro a tempo determinato continua a girovagare per la sua eterna campagna elettorale. A sostenerlo fino a qualche mese fa c'era anche il poeta Enzo Martines; poi da quando ha capito di non aver spazio nella lista delle regionali anche l'ex vice sindaco di Honsell ha iniziato a ballare da solo. Ci sono poi i saggi Diego Carpenedo e Salvatore Spitaleri convinti, con gli alleati socialisti Ferruccio Saro e Alessandro Colautti, che l'unico candidato maggiorenne e sopra il metro e sessanta del centrosinistra sia l'ex rettore Alberto Felice De Toni. Infine, nelle ultime settimane Bruno Malattia di concerto con Isabella De Monte (Azione) ha lanciato il nome dell'ex presidente dell'ordine dei commercialisti Claudio Siciliotti. Da fonti leghiste udinesi si apprende che qualora il plurivitaliziato e pensionato ex sindaco di Campoformido, Pietro Fontanini, dovesse optare per qualche altro incarico meno faticoso, sarebbe già pronta la candidatura dell'assessore alla Polizia Locale Alessandro Ciani, da vari giorni impegnato con una squadra di bagnini di salvataggio a monitorare le rive della Roggia, invase da cittadini extracomunitari.